Ex politici di diverse fazioni politiche, dal Pd al centrodestra, sono coinvolti nell’inchiesta fiorentina sulle grandi opere che ha portato all’arresto dell’ex super dirigente del ministero delle Infrastrutture e ora consulente esterno Ercole Incalza, originario di Francavilla Fontana. Sono 51 gli indagati per corruzione, turbata libertà degli incanti e altri reati contro la pubblica amministrazione. Tra questi ci sono ex sottosegretari, ex parlamentari ed ex amministratori locali. Spiccano i nomi di Rocco Girlanda, ex sottosegretario ai trasporti, Antonio Bargone, deputato Pci e Pds, ex sottosegretario ai Lavori pubblici e ora presidente della Sat (Società autostrade tirrenica). Nel gruppo dei manager figurano i nomi dell’ad di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana) Maurizio Gentile, di Luigi Fiorillo, avvocato d’affari e attuale a.u. delle Ferrovie del Sud Est, Luciano Rizzo, 68 anni di Monteroni, di Andrea Castellotti, ex facility manager di Padiglione Italia a Expo, già indagato nell’inchiesta milanese. Arrestati anche Stefano Perotti, Francesco Cavallo e Sandro Pacella, che lavoravano con Incalza. L’amministratore unico delle Ferrovie del Sud Est e il direttore dell’esercizio, Fiorillo e Rizzo, sono indagati insieme ai 4 arrestati per l’accusa di turbata libertà di scelta del contraente per due importanti appalti.
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