14 Febbraio 2025 - Ore
Ambiente

Michele Emiliano contro l’Ue: ‘Unica responsabile per l’arrivo della Xylella in Piuglia’

Istituita oggi la task force promossa dalla Regione Puglia: 'Di fronte a questo grave problema l'unica speranza è riposta negli scienziati, nelle loro intuizioni e nelle loro idee'

“La Xylella non è nata in Puglia ma è stata importata dall’estero, a causa degli errori e dell’Ue nel predisporre gli embarghi delle piante ornamentali provenienti dal Sud America. Quindi il responsabile oggettivo è l’Unione Europea”. A dichiararlo è il governatore della Puglia, Michele Emiliano,  a margine dell’istituzione della Task Force di esperti promossa dalla Regione.

Per contrastare la diffusione del batterio sono stati investiti due milioni di euro: “Lo abbiamo detto e lo abbiamo fatto – ha spiegato Emiliano – mettere a disposizione somme ingenti per la ricerca è un atto politico di questa amministrazione che così realizza un preciso punto del programma di governo. Di fronte a un problema complesso come la Xylella per il quale non esiste ancora una cura, l’unica speranza è riposta negli scienziati, nelle loro intuizioni, nelle loro idee. Tutti i nostri auspici sono dentro questo percorso di ricerca”.

In 46 hanno partecipato a questa prima giornata di approfondimento, i lavori sono iniziati alle ore 11.00 e terminati alle 19.00.

“Ho ascoltato uno per uno i ricercatori – ha detto Emiliano – che hanno aderito in massa al mio appello, e di questo li ringrazio.  Stiamo cercando di capire soprattutto se l’estirpazione delle piante sia così indispensabile come viene sostenuto dall’Unione europea e, ovviamente, i punti di vista sono diversi. Speriamo davvero si possa trovare una soluzione alternativa a una misura non solo al limite dell’insopportabile dal punto di vista naturalistico e dei sentimenti, ma che temiamo insufficiente ad arginare l’espandersi della malattia. Resta il fatto che finché non riusciremo a dimostrare scientificamente che espiantare gli alberi non è necessario, dovremo adempiere agli obblighi internazionali, come stiamo facendo con il piano Silletti. È una giornata di lavoro importante e rilevante, la ricerca è fondamentale per evitare che l’infezione si diffonda. Infezione che, lo ricordo, non è nata in Puglia, ma è stata importata dall’estero a causa degli errori dell’Unione europea nel disporre gli embarghi delle piante ornamentali provenienti dal sud America”.

“La nostra task force – ha spiegato  Emiliano- lavorerà in coordinamento con il gruppo di ricerca nazionale e colgo l’occasione per dire che c’è piena sinergia con il ministro Martina e con il governo, che ha deciso di stanziare ulteriori 4 milioni di euro per la ricerca. Vogliamo consentire a chi ha delle idee di poterle sviluppare in piena libertà e autonomia.


Emiliano ha precisato che la task force è aperta a tutti gli scienziati che ritengano di poter dare un contributo: “Ciascuno presenterà il proprio assetto e deciderà con chi lavorare e su cosa. Compito della regione e del governo sarà mettere a disposizione una somma di 6 milioni di euro ed eventualmente altre risorse se saranno necessarie. Oggi è il primo incontro, partiamo da zero, e per prima cosa stiamo facendo il punto sullo stato dell’arte.

Se riusciremo a elaborare una strategia scientificamente valida, questa sarà di aiuto non solo alla nostra regione ma all’Italia e all’Europa”.


Il presidente Emiliano ha voluto ribadire il particolare valore che gli ulivi rivestono per la regione: “Ci sono cose che non si possono cambiare e nella nostra cultura gli alberi di ulivo non si possono sostituire con altro, fanno parte della nostra identità. Ci sto mettendo tutta la buona volontà di cui dispongo – ha concluso – affinché le istituzioni democratiche della Puglia garantiscano che il lavoro di ricerca venga svolto nelle migliori condizioni possibili”.

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