Sul futuro del Porto di Taranto e “sulla grave situazione di tensione che si è creata dopo la decisione da parte della TCT SpA di spostare l’ultima rotta transoceanica al Porto del Pireo”, il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola era già intervenuto il 24 settembre scorso chiedendo al Presidente del Consiglio Matteo Renzi (lettera inoltrata per conoscenza anche al Ministro Lupi) la convocazione a Roma di tutte le parti coinvolte.
Non avendo avuto ad oggi alcuna riposta, questo pomeriggio il Presidente Vendola ha scritto al Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi per chiedergli “uno sforzo perché questo incontro possa essere convocato il prima possibile”.
“Stiamo vivendo giorni drammatici – si legge nella lettera – i lavoratori della TCT, dopo più di due anni dall’inizio della CIG, non ci credono più. Hanno il giustificato timore che venendo meno le ultime residue attività operative sul terminal container si creino condizioni di aggravamento tali da determinare concreti rischi di vanificazione degli sforzi e degli investimenti fin qui profusi”. “Taranto – ha concluso Vendola – ha bisogno di essere sostenuta nella sua battaglia di speranza, di prospettiva che la veda, nel futuro, protagonista di una rinascita”.
Di seguito il testo integrale della lettera di Vendola a Lupi:
Caro Ministro, faccio seguito alla mia precedente nota del 24 settembre sul Porto di Taranto con la quale ti chiedevo di valutare l’opportunità di convocare a Roma: l’Autorità portuale di TA, il terminalista TCT SpA e le OO.SS per esercitare un’azione di mediazione sulla grave situazione di tensione che si è creata dopo la decisione da parte della TCT SpA di spostare l’ultima rotta transoceanica al Porto del Pireo. Stiamo vivendo giorni drammatici; i lavoratori della TCT, dopo più di due anni dall’inizio della CIG, non ci credono più. Hanno il giustificato timore che venendo meno le ultime residue attività operative sul terminal container si creino condizioni di aggravamento tali da determinare concreti rischi di vanificazione degli sforzi e degli investimenti fin qui profusi. Anche il recente avvio dei lavori relativi alla rifunzionalizzazione del terminal e le rassicurazioni dell’Autorità Portuale, non sono servite a tranquillizzare gli animi. Ti chiedo uno sforzo perché questo incontro possa essere convocato il prima possibile. Taranto ha bisogno di essere sostenuta nella sua battaglia di speranza, di prospettiva che la veda nel futuro protagonista di una rinascita. Confido nella tua sensibilità e per questo ti ringrazio sin d’ora per quanto riuscirai a fare.
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