Ben quaranta eventi organizzati con oltre 2mila e cinquecento soggetti coinvolti, e uno staff di oltre 10 persone quotidianamente impegnato per la sua realizzazione.
Il calendario di tutte le attività del secondo anno di Sprint, le novità, gli obiettivi e le ricadute sul territorio sono stati presentati ieri durante l’incontro nella sala convegni di Impact Hub Bari – pad. 129, Nuova Fiera del Levante di Bari.
Ideato, promosso e organizzato da The Hub Bari srl, Sprint gode del patrocinio di Università degli Studi di Bari, Politecnico di Bari, Comune di Bari, Camera di Commercio di Bari e Ministero dello Sviluppo Economico, e ha il sostegno di Megamark, Programma Sviluppo, ITS Logistica Puglia e Planetek Italia. Questi partner privati, con il loro prezioso contributo, hanno creduto sin da subito nel progetto, decidendo di sostenerlo, riconoscendone la capacità di mettere in contatto persone e aziende del territorio, attraverso la formazione.
“Sono qui – ha detto il sindaco di Bari, Antonio Decaro – per testimoniare la vicinanza non solo dell’amministrazione comunale, ma di tutta la comunità barese a questo progetto che ritengo essere un’opportunità per il nostro territorio. Siamo davanti a una giovane impresa, The Hub, che si mette a disposizione del territorio e delle aziende del territorio. Qui ci sono aziende che si scambiano le proprie esperienze, che guardano al mercato e ai nuovi mercati e soprattutto cercano di fare formazione. Questo credo sia importante per il nostro territorio. Tutte le volte che vengo qui sono contento per diversi fattori: il primo è che ho partecipato con voi per l’apertura dell’incubatore, del coworking, e poi perché la vostra realtà si caratterizza all’interno di una struttura che è quella della Fiera del Levante che stiamo cercando di rilanciare. Spero che questo possa diventare nel tempo il posto dedicato all’innovazione, alla cultura, al benessere, allo sport. Questo progetto e questo lavoro sono la dimostrazione che c’è un Sud che si mette in gioco ed è anche molto più avanti rispetto ad altre realtà del Nord di questo Paese. C’è un Sud diverso rispetto allo stereotipo dei giovani che stanno ad aspettare l’assistenzialismo da parte dello Stato e delle amministrazioni”.
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