22 Aprile 2025 - Ore
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Delusione Coppa Italia

Chi si aggiudicherà il trofeo?

Qual è la vera natura della Coppa Italia? È una coppa che interessa davvero a qualcuno, è una coppa che piace solo quando la si è conquistata, o è una coppa assolutamente inutile? Per anni abbiamo assistito alla parabola di un trofeo che non da un certo punto in poi, diciamo dall’inizio del nuovo millennio, non è riuscito più a muovere l’interesse delle masse ma soprattutto delle società partecipanti. La Coppa è così diventata la competizione dei secondi portieri, la gara infrasettimanale dove provare gli schemi per la domenica e tenere in forze le riserve, questo almeno fino alla semifinale dove, per bieca opportunità, conviene cominciare a fare sul serio.

Questo almeno fino a quando le formazioni italiane potevano ambire ad un certo tipo di obiettivi, fino a quando la lotta per lo scudetto era ancora una faccenda interessante, praticamente fino alla stagione 2011/12 dove la Juventus ha cominciato ad avere l’esclusiva sullo scudetto. A questo punto della storia del nostro calcio è cominciato un vero e proprio monopolio che alle altre squadre italiane ha tolto la possibilità di ambire alla massima competizione nazionale. Qualcuno ci ha provato ma non è andata bene, poi con l’arrivo di Cristiano Ronaldo sembra che da quest’anno si siano poste le basi per continuare così almeno un altro lustro.

Agli appassionati non sfuggirà che dall’inizio del dominio bianconero in campionato nessuna compagine italiana è riuscita a vincere alcunché in Europa, rendendo di fatto la Coppa Italia il trofeo su cui riversare le proprie speranze per non restare, come direbbe José Mourinho, con zero titoli. Mentre la Juventus vinceva il primo scudetto di una lunga serie al Napoli riusciva la conquista della sua quarta Coppa Italia, impresa che bisserà due anni dopo, nel mezzo la vittoria della Lazio. Dopo questi 3 anni è cominciato un periodo di dominio Juventus durato ben 4 anni in cui i bianconeri hanno messo sempre a segno la doppietta scudetto-coppa a cui è mancata l’affermazione europea per il famoso triplete.

Proprio nell’anno in cui la Vecchia Signora si è fatta dono (certo a non poco prezzo) del più forte giocatore in circolazione, Cristiano Ronaldo, è uscita sconfitta dai quarti di finale della Coppa subendo un secco 3 a 0 dall’outsider Atalanta che a Bergamo ha regolato i campioni d’Italia. Così, dovesse riuscire il tentativo di conquista europea che i bianconeri cercano incessantemente da un lustro, con il campionato ormai già vinto, il triplete verrebbe a mancare proprio per la mancata conquista della Coppa Italia (ma se dovesse andare davvero così i tifosi se ne farebbe una ragione e avrebbero comunque di che festeggiare).

Sorge però spontanea la sensazione che ci sia più di qualche formazione ad aver sprecato un’occasione d’ora in assenza dei più forti, e che a coglierla ora potrebbe essere una completa outsider. Stiamo parlando praticamente delle squadre che sono uscite ai quarti di finale, prima fra tutte la Juve di cui abbiamo già spiegato gli eventuali rimpianti, che ha già uno scudetto su cui consolarsi.

L’esempio più fulgido di rimpianto da Coppa Italia è sicuramente l’Inter: i neroazzurri sono usciti contro la Lazio solo ai rigori in una partita che avevano ripreso per i capelli con un gol proprio su rigore segnato alla fine del secondo supplementare dall’ex-capitano Icardi. C’è un bel po’ d’ironia in questa storia, col senno di poi. Icardi ha fatto di tutto per portare l’Inter in semifinale, quasi riuscendoci, mentre fu il neo acquisto Lautaro Martinez ha sbagliare uno dei due rigori che daranno la qualificazione alla Lazio (l’altro lo sparò centrale Naionggolan), lo stesso attaccante che aiuterà la squadra a uscire dalla crisi più nera segnando un rigore decisivo nel derby, il tutto nella più totale eclissi di Icardi. In più ai quarti sarebbe toccato proprio il Milan, regalato 2 volte su 2 in campionato.

Se anche i bookmakers sono incerti su chi la spunterà in finale di coppa, ciò che è sicuro è che anche il Napoli sia tra le grandi deluse di questa edizione. La sconfitta è arrivata contro il Milan, squadra con cui non perdeva dal 2014, con un secco 2 a 0 firmato da Krzyszof Piatek. Non solo il Napoli raramente ha subito più di un gol nelle partite di questa stagione, ma stavolta sono arrivati con la difesa titolare (giocava Maksimovic che ha sostituito spesso Albiol). Alla fine due grosse ingenuità difensive e molte occasioni sprecate in avanti hanno mandato alle semifinali il Milan relegando i partenopei tra le deluse. Tra queste potrebbe figurare anche la Roma che sicuramente avrebbe potuto dire la sua in questa competizione, ma dopo averne preso 7 al Franchi contro la Fiorentina ha potuto solo fare mea culpa coi tifosi per la brutta figura portata a casa.    

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