I maggiori esperti mondiali di tutela e progettazione ambientale si incontrano, per la seconda volta, al CIHEAM di Bari per il IX Workshop internazionale sulle strategie ambientali di pianificazione e valutazione degli eventi estremi.
Orientare la ricerca verso l’ecologia del nostro pianeta e favorire la diffusione di conoscenze e approcci operativi, in accordo col cambiamento ambientale, sono tra gli obiettivi del meeting internazionale organizzato al CIHEAM di Bari dal Politecnico di Bari e l’Università d Foggia.
Gli squilibri ambientali generati dalle attività umane -industrializzazione, urbanizzazione e cambiamenti di uso del suolo- rappresentano una sfida cruciale per la sopravvivenza del pianeta.
L’intensificarsi degli eventi estremi è anche dovuto alla mancanza di un approccio olistico del monitoraggio dei dati ambientali e della pianificazione urbanistica. Una gestione integrata e partecipativa sembrerebbe non solo auspicabile, ma fornirebbe il giusto approccio nella prevenzione e salvaguardia dell’ecosistema.
A conclusione della prima sessione sono emerse varie problematiche tra cui la mancanza di dati affidabili sulle risorse idriche, che rende difficile la calibrazione e validazione dei modelli di simulazione. È auspicabile, quindi, il rafforzamento delle tecniche di acquisizione dei dati. Altro aspetto importante sottolineato da Nicola Lamaddalena, Capo del dipartimento Risorse Idriche del CIHEAM di Bari, è l’impatto del cambiamento climatico sulle infrastrutture irrigue, al quale si potrà far fronte attraverso modelli innovativi di adattamento e modernizzazione.
Alla due giorni che si sta svolgendo al CIHEAM di Bari (16-17 marzo) partecipano, tra gli altri, l’economista ambientale di fama mondiale Atif Kubursi del Dipartimento di Economia della McMaster University, Ontario, Canada, Paola Gazzola dell’università di Newcastle, Regno Unito, Abdul Khakee, della Royal Technical University di Stoccolma, Svezia, Dino Borri del Politecnico di Bari, Tarek Tawfic del National Water Research Center Cairo, Egitto, oltre agli esperti provenienti da Svezia, Regno Unito, Emirati Arabi, Stati Uniti, Francia, Israele, Italia, Norvegia, Germania, Lettonia.
I lavori sono stati aperti da Cosimo Lacirignola, Segretario Generale del CIHEAM, Angela Barbanente, assessore regionale, Umberto Fratino, direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, del Territorio, Edile e di Chimica del Politecnico di Bari, Carla Tedesco dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia, Dino Borri, del Politecnico di Bari.
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