Olio extravergine di oliva prodotto dagli ulivi che si trovano in un sito storico-archeologico della Puglia, il complesso monumentale di ‘Balsignano’, a Modugno, in provincia di Bari, sarà prodotto dal Comune e messo in vendita: i proventi avranno destinazione vincolata all’incremento e alla valorizzazione del patrimonio culturale e, in particolare dell’area di Balsignano.
L’idea, e la sua realizzazione, dell’Amministrazione Magrone di far nascere un olio dagli ulivi del Casale di Balsignano, con produzione diretta del Comune di Modugno, rientra tra le iniziative a sostegno della valorizzazione del territorio e dei beni culturali. La produzione e la distribuzione di un prodotto naturale come l’olio, ricavato peraltro da un’area agricola ad antichissima vocazione rurale all’interno della antica cinta muraria del complesso monumentale, sono intesi qui come una forma efficace di valorizzazione e veicolazione della conoscenza sia del sito culturale di Balsignano sia del territorio modugnese. È interesse del Comune preservare e salvaguardare l’antica tradizione e vocazione rurale intimamente legata allo sviluppo nei secoli ed alla storia dell’insediamento fortificato di Balsignano quale forma di patrimonio culturale immateriale, valore ambientale ed espressione di identità culturale collettiva.
L’olio, extravergine d’oliva, 100% italiano, prodotto dagli ulivi pluridecennali e secolari presenti nel sito storico-archeologico, sarà in vendita in bottiglia o in lattina, e lo si potrà trovare già domenica 19 novembre nella centrale Piazza Sedile allestita per la Fiera del Crocifisso 2017 e a Balsignano, presso l’Info-Point posto all’ingresso, nelle giornate di apertura al pubblico del complesso monumentale.
“La produzione, e anche la distribuzione di un prodotto naturale come l’olio, ricavato peraltro da un’area agricola ad antichissima vocazione rurale all’interno della antica cinta muraria del complesso monumentale di Balsignano, – afferma il consigliere Paolo Magrone – ci è sembrata subito una forma efficace di valorizzazione sia del bene culturale Balsignano sia del territorio modugnese. Quanto all’olio in sé, si tratta di un prodotto purissimo: nessuna irrorazione e raccolta delle olive fatta con sistemi tali da non compromettere la sopravvivenza delle piante, anche per preservare il terreno sottostante ed i depositi archeologici potenzialmente in esso esistenti. Un risultato di eccellenza, in definitiva, utile a veicolare il nome di Balsignano e quello della Città di Modugno”.
Racchiuso dalla fortificazione esterna, il fondo rustico alberato (circa un ettaro e mezzo) annesso al Casale di Balsignano vede la presenza di oltre 300 alberi d’ulivo (alcuni secolari), per i quali la gestione del Comune partita nel 2016 prevede interventi manutentivi periodici di natura agricola come la potatura in vari periodi dell’anno e la raccolta del frutto in autunno inoltrato. “Una manutenzione che non veniva effettuata da circa un decennio – sottolinea l’assessore ai beni culturali, William Formicola – e che ha dato letteralmente i suoi frutti vista la cospicua produzione di olive di quest’anno nonostante la siccità che ha caratterizzato l’ultima stagione estiva. La produzione e la distribuzione del prodotto derivante dalla coltivazione del fondo pertinenziale del Casale si inserisce fra le attività di promozione e valorizzazione del sito già avviate dall’amministrazione e fa di Balsignano un valore non solo storico-archeologico ma anche, assolutamente, un valore ambientale”.
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