«Un fottuto tumore, nel più fottuto, stupido, imbarazzante, ridicolo posto in cui potesse andare ad annidarsi in un uomo, nella ridicolissima prostata, che solo a nominarla sembra che non ci possa essere niente di serio riconducibile a quella specie di patata spugnosa nascosta dietro l’uccello di ogni uomo»
Appuntamento questo pomeriggio alle ore 19 nel Caffè Letterario Macondo di Casamassima con Alessio Viola, scrittore ed editorialista del “Corriere del Mezzogiorno”, per la presentazione del suo nuovo romanzo “Ti strappo e ti getto in pasto ai cani” edito da Caratterimobili. Converserà con l’autore la giornalista Marilena Rodi.
La storia è quella di un uomo con il cancro alla prostata e cinque donne sue ex compagne. Due narrazioni che si intrecciano nella cronaca di un cancro reale, maledettamente vicino, e nel racconto-esorcismo di un funerale immaginario e lontano. Una storia del vivere e del morire, fatta di ricordi, gioventù, amori, viaggi, gelosie; e sullo sfondo i colori della Puglia, del suo mare, della campagna, dei tramonti.
Quello che Alessio Viola sembra comunicare è che il cancro si combatte così, oltre che con le medicine e i medici: parlandone, familiarizzandoci, trattandolo come un ospite sgradito di cui è meglio liberarsi il prima possibile, e tenendo a distanza la depressione e tanta inutile retorica. Il cancro è una malattia, non una condanna a morte. Una fottuta, schifosa, dolorosa malattia che si può combattere.
“Ti strappo e ti getto in pasto ai cani” segue la pubblicazione del primo romanzo di Viola “Dove comincia la notte” edito da Rizzoli del quale è in uscita la traduzione francese proprio pochi giorni fa.
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