11 Febbraio 2025 - Ore
Cronaca / Cultura e Spettacolo / Politica

‘La trattativa’ di Sabina Guzzanti (Fotogallery)

Il suo docufilm sul binomio Stato-mafia negli ultimi 20 anni

Una sala gremita di gente quella di ieri sera al Cinema Nuovo Splendor di Bari per l’anteprima del film di Sabina Guzzanti ‘La trattativa’. Una Guzzanti dal volto semplice ma dalla personalità carismatica e dalla voglia di combattere il cancro del nostro Paese, la mafia. La regista nel suo film-denuncia autoprodotto ha ripercorso gli ultimi vent’anni di Stato-mafia, ripercorrendo la fase delle stragi che hanno caratterizzato la storia d’Italia nei primi anni Novanta. Attori teatrali hanno vestito i panni di personaggi chiave delle vicende che si sono susseguite in questi anni, infatti, le reinterpretazioni sono state girate in n uno studio allestito con varie sceneggiature, a queste poi, si alternavano scene reali tratte dai servizi giornalistici andati in onda in quegli anni, risalenti alle stragi dei Capaci e quella di Via d’Amelio in cui persero la vita Falcone e Borsellino con la loro scorta e a delle interviste realizzate appositamente per il docufilm ai magistrati Pescaroli, Ingroia, Sabella. Il film, dichiara la regista, non vuole dare risposte alle domande che ormai da anni ci poniamo ma è il frutto di uno studio approfondito dei processi, delle indagini della magistratura e una ricostruzione di quanto accaduto in questi anni che mostra le istituzioni complici della mafia. Nel riportare cronisticamente gli eventi, la regista ha voluto utilizzare anche un pò di fantasia grazie alla caratterizzazione dei personaggi, divertente, per quanto drammatico, la reinterpretazione di Massimo Ciancimino, figlio del politico mafioso Vito Ciancimino che ha un ruolo determinante per il proseguirsi delle indagini, grazie alle sue dichiarazioni. L’opera d’arte, focalizza l’attenzione sulla ‘trattativa’ che ci sarebbe stata tra lo Stato e la mafia al fine di bloccare le stragi che la mala aveva messo in atto. È proprio in merito a questa trattativa che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, dovrà presentarsi in udienza il 28 ottobre. Sabina Guzzanti, orgogliosa del suo lavoro, invita i cittadini onesti a fare rete contro la mafia, parla di una lotta “da fare tutti insieme,  non come dei kamikaze sparsi qua e là”, invita ad avere più coraggio.

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