Nel 2017 sono state 33.000 le donne ospitate nei 338 centri antiviolenza italiani. E’ questo il risultato delle rilevazioni realizzate dall’Istat e dal Cnr su incarico del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
In verità sono state oltre 50.000 le donne che hanno chiesto aiuto, senza per questo entrare nel programma di protezione.
Sulla base di questi numeri, per i centri antiviolenza arrivano più risorse: quest’anno saranno 37 milioni. “Abbiamo messo in campo più fondi perché vogliamo essere sicuri che vengano rispettati i requisiti previsti dall’intesa che proprio i centri hanno firmato con il governo”, precisa il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità, Vincenzo Spadafora, in un’intervista rilasciata a Repubblica.
Dal censimento è emerso che, nelle 338 strutture esistenti nel Paese, ci sono delle prestazioni fondamentali, quali: il “colloquio di accoglienza, orientamento e accompagnamento ad altri servizi presenti sul territorio”, la “consulenza psicologica”, la “consulenza legale”, “l’accompagnamento all’inserimento lavorativo”, la “disponibilità di alloggi sicuri come Case rifugio a indirizzo segreto”.
Tutto a tutela e salvaguardia della sicurezza delle donne che si rivolgono ai Centri.
#dipartimentopariopportunità
#tuttinsieme
© Riproduzione riservata