La lotta contro la ricerca di idrocarburi sulle coste pugliesi sembra essere già partita. Le acque hanno già cominciato a smuoversi, con il sindaco di Polignano a Mare, Domenico Vitto, che ha fissato per mercoledì 17 giugno un incontro per concordare iniziative istituzionali contro il decreto concesso dal Ministero dell’Ambiente che approverebbe le prospezioni airgun. Alla riunione sono stati invitati il presidente della Regione, parlamentari, il presidente del Consiglio Regionale uscente, Onofrio Introna, e i sindaci dei comuni interessati (Bari, Carovigno e Ostuni). Intanto le associazioni e i movimenti stanno cercando di mobilitare anche le altre regioni italiane: il coordinamento Nazionale ‘No Triv’ e l’Associazione ‘A Sud’ hanno inviato una lettera ai presidenti delle Giunte delle regioni italiane affinché “impugnino entro il 5 luglio dinanzi al Tar Lazio il decreto del Ministero dello sviluppo economico del 25 marzo 2015, che dà attuazione allo ‘Sblocca Italia’”.
La battaglia contro le trivellazioni sulle coste pugliesi è appoggiata da tutte le fazioni politiche. “Le trivelle per le coste pugliesi sono un intollerabile insulto – tuona Francesco Paolo Sisto, parlamentare di FI – e saranno oggetto dell’interpellanza urgente che presenterò la settimana prossima in Aula”. Irma Melini, consigliera comunale a Bari, propone “una Class action di tutti gli amministratori pugliesi eletti nei diversi livelli per scongiurare definitivamente l’ipotesi di trivellazioni nei nostri Mari”.
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