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“Una nuova cultura della sicurezza” è stata chiesta a gran voce nel corso della tavola rotonda organizzata dalla Cisl di Puglia Basilicata, che si è tenuta nella sala consiliare del Comune di Molfetta sulle ‘Norme per la sicurezza, la qualità e il benessere sul lavoro’, legge regionale promossa dalla Cisl con una raccolta popolare di firme e pubblicata sul Burp lo scorso 10 marzo. Secondo il sindacato nonostante i dati sugli infortuni sul lavoro evidenziano alcuni risultati di diminuzione sia a livello nazionale che regionale, non si deve abbassare la guardia perché si continuano a registrare percentuali superiori alla media nazionale. E non mancano gli esempi in cui, nonostante i controlli, si assiste alla mancanza di iniziative antinfortunistiche da parte delle aziende. “Oggi – ha sottolineato il Segretario Teodoro Di Maria dopo aver ricordato le ultime drammatiche morti bianche avvenute proprio a Molfetta – vogliamo avviare un percorso di conoscenza ed approfondimento sui contenuti della legge, ma anche accelerarne la fase regolamentare ed applicativa, perché siamo agli inizi di una nuova era in tema di azioni positive in materia di sicurezza e tutela del lavoro”. Prima della Tavola rotonda il responsabile della Sicurezza della Cisl di Puglia Basilicata, Vincenzo Lucia, ha illustrato ai numerosi Rls presenti all’iniziativa l’impianto della legge e le sua parti innovative ed integrative alla normativa vigente. “Che la Cisl abbia deciso di mettere nero su bianco – ha spiegato il Direttore dell’Inail regionale, Giovanni Asaro – presentando una proposta di Legge, ci dà il senso di quanto sia importante fare rete, con il giusto supporto istituzionale. La conoscenza del rischio comporta anche la consapevolezza del rischio, ecco che diventa essenziale la conoscenza delle norme e dei diritti e doveri di aziende e lavoratori”. Secondo la Cisl si può fare, e gli interventi delle aziende intervenute al convegno lo dimostrano. Racconta Francesco Liuzzi, responsabile dei lavoratori per la sicurezza e prevenzione dello stabilimento barese Oerlikon Graziano trasmissioni, che fino a qualche anno fa il numero degli infortuni era elevato, mentre oggi si sono quasi azzerati grazie ad un cambio della cultura dell’azienda e dei lavoratori. “Gli infortuni sul lavoro in Puglia sono diminuiti da 32 mila a 28 mila nel giro di due anni – ha osservato l’assessore al Lavoro Leo Caroli – ma nonostante la positività del calo sono comunque dati inaccettabili. La cultura della sicurezza deve farci riflettere, perché quando si colma il gap di cultura della legalità e della sicurezza le cose migliorano e i dati lo confermano. Premiamo le aziende che si rifanno al principio della responsabilità sociale – ha aggiunto – e blocchiamo i contributi pubblici a quelle aziende che eludono norme contrattuali e di sicurezza, così come recita la Legge 8/2014 promossa dalla Cisl”. Secondo il Segretario generale della Cisl di Puglia Basilicata, Giulio Colecchia “la legge regionale oltre a contenere una serie di norme a tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, premi chi investe in formazione e sicurezza, tutela i lavoratori, uomini e donne, dalle molestie. Il dibattito di oggi – ha aggiunto – ha messo in risalto che il fare, il far fare e il far funzionare il sistema che si muove intorno al mondo del lavoro, è una questione di responsabilità. La Puglia ha un sistema produttivo che è fatto quasi totalmente da micro e piccole imprese, ed è proprio in questo universo che dobbiamo incentivare il lavoro insieme, in rete. Ma è anche necessario un coordinamento tra istituzioni, aziende e parti sociali come modello d’azione. La Cisl è disponibile a dare l’aiuto necessario, ma bisogna semplificare i percorsi politici e le fasi applicative istituzionali, che spesso tardano ad arrivare. L’impegno sulla sicurezza delle persone non deve essere solo del sindacato, la Regione o altro, ma deve diventare l’impegno delle persone. Ciascuno di noi può essere soggetto importante per far funzionare le cose e dare la spinta necessaria affinché la sicurezza non sia solo un bel termine ma una certezza”. “Sono colpita dall’energia della Cisl di volere essere qui a Molfetta a parlare di sicurezza – ha detto in conclusione della giornata il sindaco di Molfetta Paola Natalicchio – è un segnale forte e simbolico che però ho accolto come una carezza a Molfetta dopo 40 giorni in cui la comunità si è trovata a rivivere un senso di colpa collettivo che ci ha turbato”.