Vado controcorrente e dico che ho grande rispetto per le tante persone che hanno deciso di candidarsi alle elezioni comunali. Comunque vada è un atto di interesse per la cosa pubblica e di partecipazione democratica, per cui è una cosa molto buona. La frase stereotipa che sento ripetere: “si sono candidati cani e porci”, è una banalità cattiva, perchè in ogni categoria ci sono persone buone o cattive, intelligenti o stupide. La frase: “sono più di milleduecento a fronte di 45 posti” è oggettivamente vera, ma disvela una colpa dei partiti che non avendo più il collante ideologico o di stima su cui contare, hanno deciso di strumentalizzare la giusta voglia di partecipazione dei cittadini per avere più “portatori di acqua” possibili, anche se sanno bene che solo 1 su 25 ce la farà. Per chi controlla pacchetti di voti “sicuri”, il frazionamento dei voti fra milleduecento candidati è una cuccagna, perchè rende più difficile per una brava persona nuova entrare in Consiglio.
Tuttavia, proprio l’elevato numero di candidati toglie un alibi a noi elettori: di certo fra di loro ci sono tante persone competenti, oneste e valide. Sta a noi ora il dovere di votare e scegliere i migliori. Mi permetto solo di dare un suggerimento ai 1200 candidati: studiate e parlate di strumenti per risolvere i problemi, vie da percorrere. Di medici che parlano solo male dei colleghi o che fanno solo diagnosi sui mali delle nostre città, ma poi non danno terapie concrete ci siamo francamente “strarotti” le scatole. Anche perchè non curano i malati.
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