Bari si prepara ad ospitare l’incontro dei vescovi del Mediterraneo in programma dal 19 al 23 febbraio. L’evento si concluderà domenica prossima con la visita di Papa Francesco, che alle ore 10.30 celebrerà la Santa Messa sul palco in fase di montaggio in piazza Libertà. Sono più di 40mila i fedeli che raggiungeranno il capoluogo pugliese per rendere omaggio al Pontefice, oltre 300 i giornalisti italiani e stranieri accreditati per seguire l’evento. Saranno più di 500 i volontari che accoglieranno i fedeli durante l’evento.
Monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei, monsignor Francesco Cacucci, vescovo dell’arcidiocesi di Bari-Bitonto, il presidente della Regione Michele Emiliano e il sindaco di Bari, Antonio Decaro, hanno presentato l’evento.
“È un’occasione per noi molto importante incontrarsi tra Chiese che si affacciano sul Mediterraneo – ha dichiarato monsignor Stefano Russo, segretario generale della Cei -. Poi, siccome è un incontro che mette al centro l’ascolto, chissà che da questo ascolto non nasca anche l’idea di fare qualcosa con cadenza periodica o comunque di proseguire il cammino. Non lo possiamo sapere adesso, ma speriamo che ci possa essere una continuità di un percorso che abbiamo iniziato. Non possiamo che accogliere l’invito che viene da Papa Francesco con uno spirito positivo e propositivo di una Chiesa che vuole, anche attraverso questa occasione, lanciare un grande messaggio di pace”.
“Bari ancora una volta diventa punto di riferimento non solo per il Medioriente, ma questa volta per il Mediterraneo – ha aggiunto monsignor Cacucci -. Una realtà molto complessa e che dopo il periodo coloniale ha finito per essere non il luogo dell’incontro ma il luogo dei conflitti, quindi drammaticamente è diventato attuale questo incontro tra i vescovi che permettono di leggere la realtà del Mediterraneo alla luce della storia”.
“Siamo protagonisti di un evento che ha una valenza simbolica e evocativa – ha aggiunto il sindaco Decaro -. Quando due anni fa ho incontrato Papa Francesco, mi ha detto che non era il momento di alzare la torre ma di allargare la piazza. È quello che sta facendo in questa occasione, lanciando un messaggio alla presenza dei vescovi cattolici dei paesi che si affacciano sul Mediterraneo”.
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