Con sentenza del 09 febbraio 2016 n. 16 e n.17, il Consiglio di Stato Ad. Pl. ha riconosciuto la competenza dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm) a intervenire nei confronti delle pratiche commerciali scorrette anche nel settore delle comunicazioni. Le due pronunce del CDS nascono da questioni relative all’attivazione di servizi di navigazione in Internet e di segreteria telefonica, sulle sim vendute da Wind e Vodafone «senza aver previamente acquisito il consenso del consumatore e senza averlo reso edotto dell’esistenza della preimpostazione di tali servizi e della loro onerosità». Per queste condotte, l’Antitrust aveva infatti condannato e sanzionato le Compagnie per pratica commerciale scorretta.
Nelle due sentenze è stato, in particolare, chiarito che le pratiche commerciali aggressive, attuate attraverso l’inosservanza di obblighi informativi verso i consumatori, sono di competenza dell’Antitrust, come si deduce anche dall’articolo 27, comma 1-bis, del Codice del consumo. Pertanto, chiunque abbia subito tali condotte sleali, può rivolgersi alle sedi di Confconsumatori per ottenere il risarcimento dei danni, in forza di questi due precedenti.
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