La protesta degli autotrasportatori Ilva non si ferma. Il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, ha lanciato un appello per chiedere la sospensione delle manifestazioni di protesta in vista di un incontro fissato per mercoledì. I lavoratori però non hanno accettato, comunicando che il presidio davanti all’ingresso merci dello stabilimento continuerà imperterrito. Anzi, da domani saranno 10 anziché 20 i camion che potranno entrare nello stabilimento per il rifornimento delle materie prime. I lavoratori chiedono l’immediato pagamento del 70% dei 15 milioni che attendono da mesi. Tra di loro c’è chi propone una protesta ancora più dura, consistente nell’impedire l’ingresso di tutti i tir all’interno dell’Ilva oppure di marciare verso Roma con i 200 tir, mandando in tilt la viabilità stradale della capitale.
Per ora prevale la linea morbida, “vediamo che succede mercoledì col ministro Lupi e cosa accade poi con gli emendamenti al decreto legge” dice il portavoce Vladimiro Pulpo.
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