Nel bilancio consolidato di Mps relativo all’esercizio 2011 sono state occultate perdite per circa 1,5 miliardi di euro. «Le indagini – si legge testualmente nel comunicato della Procura di Milano – hanno permesso di evidenziare che nei bilanci e nelle situazioni contabili di banca Mps comunicati al mercato, comprese tra il bilancio al 31 dicembre 2008 e la relazione trimestrale al 30 settembre 2012, sono stati esposti un risultato d’esercizio di gruppo difforme dal vero in misura compresa tra il 15,98% e l’87,62%, un patrimonio netto di gruppo difforme dal vero in misura compresa tra il 2,35% e il 6,20%». Secondo i magistrati milanesi, gli ex dirigenti della Banca si sarebbero resi responsabili dei reati di falso in bilancio, aggiotaggio, ostacolo all’autorità di vigilanza di Consob e Bankitalia e falso in prospetto, nell’avviso di chiusura indagini citano le operazioni denominate «Fresh», «Santorini», «Alexandria» e «Chianti Classico». Si tratta di un prestito ibrido (Fresh), due derivati (Santorini e Alexandria, sottoscritti rispettivamente con Nomura e Deutsche) e una cartolarizzazione immobiliare (Chianti Classico) che secondo gli inquirenti testimoniano «l’intenzione di ingannare i soci e il pubblico» da parte del top management della banca toscana. L’obiettivo era quello di «conseguire per sé e per altri un ingiusto profitto». Nei bilanci, nelle relazioni e nelle altre comunicazioni sociali previste dalla legge sarebbero stati indicati «fatti materiali non rispondenti al vero» e nascoste «informazioni, la cui comunicazione è imposta dalla legge, sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Banca Mps» con l’obiettivo «indurre in errore i destinatari». L’avv. Antonio Pinto, legale di Confconsumatori che assiste vari soci che hanno purtroppo visto sostanzialmente quasi azzerare il valore delle loro azioni, considera che: “Le risultanze delle indagini penali pubblicate ieri, confermano le ragioni di chi chiede al Tribunale civile l’invalidità dei contratti di acquisto delle azioni, stipulati negli anni in cui i bilanci risulterebbero esser stati manipolati”.
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