Il carcinoma gastrico e della giunzione esofagea (GEJ) rappresenta la quinta forma di cancro più comune al mondo e la terza principale causa di morte per cancro.
Se ne discuterà durante il primo Workshop sul carcinoma gastrico in programma 15 e 16 giugno presso l’Istituto Tumori di Bari. Questo incontro persegue gli obiettivi di fornire un inquadramento generale delle problematiche correlate alla diagnosi e al trattamento oncologico e chirurgico dei tumori dello stomaco, favorendo la discussione multidisciplinare con la finalità di applicare nella pratica quotidiana i principi e le procedure delle più moderne linee guida.
Nell’Unione Europea, il cancro allo stomaco è raro; si stima che il numero totale di nuovi casi diagnosticati nel 2012 in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito sia stato di circa 50.000. Questa patologia si sviluppa lentamente, di solito nel corso di molti anni, e spesso passa inosservata. La grande maggioranza (90-95%) dei carcinomi gastrici, così come quelli della GEJ, sono classificati istologicamente come adenocarcinomi. Fino ad oggi l’approccio terapeutico per questo tipo di pazienti è sempre stato molto definito e limitato. In un campo in cui da molto tempo non si sono registrate significative evoluzioni dal punto di vista terapeutico , l’ arrivo del ramucirumab, consente di tracciare un nuovo percorso terapeutico con orizzonti di cura fino ad oggi impensabili, che permettono ai pazienti un chiaro vantaggio in termini di sopravvivenza ed il mantenimento di una buona qualità della vita.
© Riproduzione riservata