Il Comitato regionale per la Valutazione di impatto ambientale (Via) sul gasdotto Tap (Trans adriatic pipeline), nella riunione che si è tenuta questa mattina, ha pronunciato parere negativo riguardo al progetto, in particolare in merito alla localizzazione del collettore italiano prevista a San Foca di Melendugno e in relazione al tratto di infrastruttura che dovrebbe congiungere il terminale salentino a Mesagne. Qui il tubo, secondo le previsioni dei tecnici, dovrebbe connettersi alla rete di distribuzione nazionale.
Il gruppo di lavoro, coordinato dal dirigente dell’Ufficio Via della Regione Puglia, Antonio Antonicelli, ha pronunciato il suo parere obbligatorio ma non vincolante, di cui, tuttavia, negli ultimi passaggi burocratici in vista del via libera definitivo, si dovrà tenere conto.
Il “verdetto” di oggi è importante, anche se non vincolante. Serve comunque a definire la posizione politica della Regione sulla proposta progettuale della multinazionale che prevede l’approdo del gasdotto lungo la costa di Melendugno.
In ogni caso, così come annunciato dall’assessore regionale alla Trasparenza, Guglielmo Minervini, in occasione dell’incontro pubblico tenutosi a Lecce a fine dicembre, il parere di oggi sarà “ratificato” in un atto politico-amministrativo della giunta. Entro la fine di gennaio, sulla questione si esprimerà poi il Consiglio regionale.
Nel frattempo, il comitato No Tap continua a chiedere alla Regione di impugnare la legge di ratifica dell’accordo intergovernativo sul Tap.
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