I giudici della Corte di Assise di Bari hanno ordinato l’esumazione del corpo di Alessandro Leopradi, 38enne di Valenzano ucciso nel 2014 e trovato carbonizzato il 5 ottobre dello stesso anno. Per l’omicidio è imputato il suocero della vittima, Rocco Lagioia, che risponde delle accuse di omicidio volontario premeditato e occultamento di cadavere.
Parti dei frammenti del cadavere sono stati esumati per ripetere l’esame del dna, come chiesto dai legali difensori dell’imputato.
La Corte ha nominato un perito, la antropologa forense di Milano Annalisa Cappella, che nei prossimi giorni effettuerà gli accertamenti necessari a stabilire se uno di quei frammenti ossei, l’unico trovato distante dagli altri resti e non carbonizzato, appartenga a Leopardi e come sia finito in un altro terreno.
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