11 Luglio 2025 - Ore
Politica

Squinzi a Bari: ‘Le imprese hanno salvato l’Italia’

Il presidente di Confindustria all'assemblea generale di Federmeccanica

“Ciò che ha tenuto insieme il Paese in questi sette lunghissimi anni non sono stati il sistema pubblico o la politica. Sono state le sue imprese. Siamo stati noi”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, concludendo l’assemblea generale di Federmeccanica. Sono state, ha proseguito Squinzi, “le imprese innovatrici, che hanno investito sul capitale umano e che sono andate per il mondo con i loro prodotti. Sono le imprese che hanno fatto la spending review, quella vera”.
“Dal governo sono venute iniziative che abbiamo giudicato positivamente, non solo sulla legislazione del lavoro, ma anche sulle riforme istituzionali, sulla semplificazione e sulla riforma della Pubblica amministrazione. Ora occorre che il Parlamento confermi questa scelta dando credito alla volonta’ riformistica che e’ contenuta nel disegno di legge delega”. “Si sta pensando di riportare le fabbriche in Italia e molti l’hanno già fatto, senza clamore””I paesi più avanzati -ha proseguito Squinzi- hanno compreso che, senza manifattura, non c’è crescita, non ci sono servizi avanzati connessi, le competenze non vengono valorizzate. La vecchia filosofia degli ‘headquarters’ in casa e della fabbrica fuori, dove i costi sono bassi, è tramontata. Si parla di ‘reshoring’, di rinascimento industriale: piu’ semplicemente i nostri concorrenti si sono rimessi a fare politiche industriali. Ma anche in Italia l’industria è viva. Siamo sempre -ha assicurato Squinzi- uno dei principali paesi industriali del globo”.
Poi il Presidente di Confindustria ha incentrato il discorso sui contratti di lavoro: “Gli interventi sui contratti a termine, la legge delega di riforma del mercato del lavoro – ha spiegato – sono segnali importanti verso un mercato regolato in maniera piu’ moderna. Il prossimo passo dovrebbe essere quello di rendere piu’ conveniente il contratto a tempo indeterminato. Le aziende tendono sempre piu’ a scegliere forme contrattuali che privilegiano la flessibilita’ rispetto al contratto a tempo indeterminato, percepito come troppo rigido e costoso. La CGIL, in particolare, contesta la riforma sui contratti a termine e chiede di tornare indietro alle causali. Sarebbe un errore fatale – ha concluso Squinzi – che ci allontanerebbe ancora di piu’ dall’Europa e dai nostri competitor. I contratti a termine costituiscono comunque una seconda scelta che risolve i problemi delle fluttuazioni di mercati nell’immediato ma alle imprese serve un rapporto di lungo termine con i lavoratori”.
L’Assemblea annuale di Federmeccanica, la Federazione Nazionale di categoria di Confindustria che rappresenta in tutta Italia circa 12.000 imprese che occupano più di 900.000 addetti si è tenuta oggi per la prima volta a Bari nello splendido scenario del Teatro Petruzzelli.”Abbiamo scelto Bari in modo non casuale, perchè rappresenta la cerniera ideale tra l’industria manifatturiera del Nord e quella del Mezzogiorno, con il suo stretto Bari-Modugno che è uno tra i maggiori poli industriali, dell’intera dorsale adriatica. “ha commentato il Presidente di Fidermeccanica, Fabio Storchi.
Ad apertura lavori, il Presidente di Confindustria Bari e Bat, Michele Vinci, ha affermato che l’industria meccanica presenta qualche segno di risveglio, sentore estremamente importante che dà nuove prospettive, nuove speranze per tutti”.

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