“Il premier ha firmato i nuovi Livelli essenziali di assistenza (Lea) e il nomenclatore delle protesi: passaggio storico per la sanità italiana”. Così, in un tweet nella serata di ieri, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin annuncia la firma di Paolo Gentiloni al provvedimento sui nuovi Lea.
I Lea (Livelli essenziali di assistenza) sono le prestazioni e i servizi che il Servizio sanitario nazionale deve garantire a tutti i cittadini, con le risorse pubbliche, gratuitamente o dietro pagamento di una quota di partecipazione (ticket). Per monitorare l’erogazione dei Lea, in condizioni di appropriatezza ed efficienza e compatibilmente con le risorse disponibili, presso il Ministero della salute è stato istituito il “Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Livelli essenziali di assistenza”. Le prestazioni sanitarie che tutte le Regioni devono fornire ai propri assistiti non venivano rinnovate da 15 anni. C’erano quindi dei Lea ormai obsoleti, mentre le amministrazioni locali non erano obbligate ad assicurare ai propri assistiti alcuni trattamenti diventati ormai fondamentali.
Ogni anno il Comitato predispone un questionario per la valutazione del raggiungimento degli adempimenti. È la cosiddetta Griglia Lea, basata su 31 indicatori (dall’assistenza ospedaliera alle liste di attesa, dal controllo della spesa farmaceutica ai dispositivi medici) raggruppati in tre grandi aree: assistenza sanitaria collettiva in ambiente di vita e di lavoro (vaccinazioni, screening, prevenzione nei luoghi di lavoro, tutela degli alimenti, sanita’ veterinaria, etc.); assistenza distrettuale (assistenza farmaceutica, specialistica e diagnostica ambulatoriale, servizi domiciliari ad anziani e malati gravi, consultori, strutture residenziali e semiresidenziali); assistenza ospedaliera, valutata in base al tasso di ricovero e sulla base di una serie di indicatori di appropriatezza. Quest’anno e’ stato aggiunto un nuovo indicatore sugli stili di vita (obesita’, fumo, etc).
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