I ragazzi hanno scelto di disertare le aule e aderire allo sciopero generale per protestare contro la “Buona Scuola” del governo Renzi. Attraverso cori e striscioni gli studenti hanno ribadito che si trovano a vivere sempre gli stessi problemi dentro e fuori le proprie aule: sistema del diritto allo studio assente, didattica anacronistica, bocciature che mettono a repentaglio il futuro scolastico di molti giovani andando ad aumentare le percentuali della dispersione scolastica. Insomma, nulla a che vedere con la rivoluzione della scuola di cui sentono parlare e che si chiama “Buona Scuola”.
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