Era il 17 settembre quando veniva inaugurata a Bari “Com’eri vestita”, la mostra volta a sensibilizzare le questioni di genere a partire da un sospetto ricorrentemente verso chi subisce molestie o violenza sessuale: “Forse lo hai provoca tu…”
Il progetto, nato da un’idea di Libere Sinergie di Milano, mette in mostra – appunto – gli abiti di donne stuprate (non quelli reali, ma fedeli riproduzioni), raccontandone la storia: tute, pigiami, jeans, maglioni a collo alto, abiti che, nella loro semplicità, smontano senza troppe parole quei pregiudizi che colpevolizzano le vittime di violenza.
Di questa esperienza – che a Bari è stata promossa dal CUG dell’Università di Bari e del Comune – se ne parlerà mercoledì 14 novembre, alle ore 17.30 a Martina Franca (Sala del Museo delle Pianelle – Palazzo Ducale) nell’incontro pubblico “Com’eri vestita? Fuori dallo stereotipo” organizzato dal Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio, con il sostegno dell’Ambito Territoriale di Martina Franca.
Un racconto – per parole e per immagini – che sarà spunto per riflettere sull’importanza di porre un freno alla colpevolizzazione che spesso investe le vittime di abusi sessuali.
L’incontro, aperto dai saluti istituzionali di Tiziana Schiavone, Assessora ai Servizi Sociali di Martina Franca, vedrà gli interventi di Rosy Paparella, consulente dell’APS Sud Est Donne, Rossella Matarrese, giornalista del TG3 e coordinatrice di Rete Giulia e Angela Lacitignola, Responsabile del Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio.
L’incontro permetterà di conoscere dettagliatamente il progetto “Com’eri vestita” al fine di creare nuove collaborazioni, rendendo fruibile la mostra anche in altri territori e costruire nuove occasioni di riflessione e sensibilizzazione sul tema della violenza di genere. Un invito, questo, già accolto – tra l’altro – dal CUG dell’Università di Foggia, prossima tappa in cui sarà possibile fruire della mostra.
L’evento “Com’eri vestita? Fuori dallo stereotipo” si inserisce nella ricca rassegna “Dalla Resistenza alla Resilienza #nonsolo25novembre”, dieci giorni – dall’8 al 17 novembre – di incontri, riflessioni, presentazioni di libri, appuntamenti teatrali e concerti in dieci comuni della provincia di Taranto per sensibilizzare la cittadinanza sui temi della disuguaglianza di genere e sulla violenza che ne consegue.
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