7 Febbraio 2025 - Ore
Cronaca

Bari, otto casi di morbillo all’ospedale ‘Giovanni XXIII’: infezione partita dalla figlia di una coppia ‘no vax’

Colpito anche un bimbo di 11 mesi. L'ex ministra Lorenzin: 'Ispezioni per capire come viene attuata la legge dopo la circolare Grillo'

Ci sarebbero otto casi di morbillo già accertati nell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari, un nono molto probabile e il rischio che possano essercene altri. E il contagio potrebbe essere stato innescato dal figlio di genitori ‘no-vax’. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta del Mezzogiorno, il focolaio epidemico sarebbe scoppiato anche per via della tardiva applicazione dei protocolli previsti dalla legge: il “caso indice”, quello da cui tutto è cominciato presso l’ospedale pediatrico «Giovanni XXIII» di Bari, non sarebbe stato segnalato per tempo alle autorità di igiene pubblica. Una bambina di 10 anni, figlia di genitori anti-vaccinisti, potrebbe dunque aver innescato una catena di contagi. Che ha riguardato anche un bimbo di 11 mesi, ricoverato nello stesso reparto per otite e ora alle prese con una malattia molto grave.

”Chiediamo come gruppo parlamentare ispezioni a Bari sia sanitarie che amministrative, così come un indagine a tappeto nel resto del paese per capire come viene attuata la legge dopo la circolare Grillo”. Così l’ex ministra della Salute Beatrice Lorenzin, vice presidente del Gruppo Misto alla Camera, dopo gli otto casi di morbillo già accertati all’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Per Lorenzin ”la confusione creata dal governo, dalla ministra Grillo con la sua circolare e dall’attività parlamentare della maggioranza sul tema vaccini ,non poteva non far allentare la guardia sul morbillo che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito come preoccupante in Italia”.

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