26 Aprile 2025 - Ore
Politica

Pd, prima direzione regionale. Lacarra: ‘Necessario superare le conflittualità’

Analisi del voto, commissariamento Taranto e referendum costituzionale i temi più caldi

“In Puglia non c’è stata una avanzata del Movimento 5 stelle a parte i casi di Ginosa e Noicattaro. Devo contraddire l’analisi della direzione nazionale. E neanche il centrodestra, escludendo Brindisi, è riuscito ad affermarsi nella tornata elettorale. Il nostro elettorato lo abbiamo perso soprattutto nell’astensionismo e nella frammentazione che si è verificata in alcuni Comuni”.
Con la disamina del voto alle ultime amministrative il segretario regionale Pd, Marco Lacarra, ha aperto ieri la prima direzione regionale. Un passaggio obbligato per chiarire le dinamiche che hanno prodotto un risultato elettorale deludente sottolineato anche dal segretario nazionale Matteo Renzi,  nel corso dell’ultima direzione.
“Siamo stati penalizzati da una fortissima conflittualità interna al partito – ha spiegato Lacarra – in parte dovuta a divergenze su temi caldi dell’agenda politica come il riordino ospedaliero, l’agenzia dei rifiuti e le problematiche connesse all’Ilva. Se avessimo riprodotto la coalizione che governa la regione avremmo probabilmente vinto. Dobbiamo superare le conflittualità, introdurre regole certe e chiare e avere la capacità di farle rispettare da tutti gli iscritti al Partito democratico. Non esprimo valutazioni trionfalistiche ma ciò che è accaduto deve far riflettere la classe dirigente del nostro partito”.
Il segretario si è soffermato sulle prossime elezioni amministrative che si svolgeranno nei comuni di Taranto e Lecce. “Dobbiamo essere pronti ad offrire un prodotto politico credibile e capace di confrontarsi su tematiche importanti come quelle di Taranto – ha detto Lacarra. La composizione delle alleanze sarà fondamentale e se ripartiremo dalla stessa compattezza della coalizione regionale saremo in grado di recuperare credibilità. Dobbiamo ragionare con le liste civiche, senza più inciuci ma puntando alla governance e alla leadership di una coalizione aperta, inclusiva, che abbracci Sel e l’Udc”.
L’attenzione si è soffermata anche sul recente commissariamento della federazione provinciale Pd di Taranto, con la presa d’atto da parte dell’assemblea delle dimissioni del segretario provinciale Walter Musillo. Attualmente, la fase transitoria è stata affidata ad Antonio Maniglio e Michele Pelillo, che hanno il compito di traghettare la federazione fino ai prossimi congressi straordinari dei circoli commissariati che si svolgeranno a novembre per decisione dell’assemblea. Nei prossimi giorni ci sarà una riunione a Taranto per fare il punto della situazione e porre le basi per il futuro.
“Taranto ha vissuto maggiori conflittualità interne – ha sottolineato Lacarra – rispetto ad altri centri. La crisi delle amministrazioni di Palagiano e Martina Franca ha messo in luce un’ evidente l’incapacità della classe dirigente di fare sintesi, ed è stata un ulteriore schiaffo al Partito democratico. La strada migliore per dare una scossa era il commissariamento. Ho assunto in prima persona il ruolo di commissario  per dimostrare che non si trattasse di una manovra ispirata da qualcuno. Le situazioni di conflittualità provocano disagio e avversione verso il Pd e alimentano confusione nei nostri elettori che, con l’astensione, hanno voluto darci un segnale forte. Ora abbiamo il tempo di recuperare una proposta politica solida di governo”.
Sul tema dell’imminente referendum costituzionale di novembre, il segretario ha chiarito fermamente la sua posizione. “Voterò sì – ha detto Lacarra – e ritengo che il Pd debba votare sì perché la logica lo richiederebbe. Mi impegnerò con tutta la mia energia per far in modo che a novembre vinca il sì”.

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