30 Aprile 2025 - Ore
Cronaca

‘Discariche abusive non segnalate’, Anas risponde a Report su strada statale Maglie-Leuca

Si provvedera' alla bonifica delle aree, l'annuncio in una nota

“Le discariche abusive erano state occultate e non sono state segnalate all’Anas dagli enti territoriali competenti. Sono state scoperte solo un anno fa, dopo l’approvazione del progetto definitivo, grazie alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia. Anas provvedera’ alla bonifica delle aree”. E’ questo quanto sottolinea in una nota l’Anas in riferimento all’inchiesta di Report relativa al progetto di realizzazione dell’itinerario stradale Maglie-Santa Maria di Leuca, in variante alla SS 275.
L’Anas precisa che le discariche “interferenti con il tracciato, che risalgono agli anni Ottanta, erano occultate e non visibili, non sono mai state segnalate all’Anas dagli enti territoriali competenti e sono state portate alla luce solo grazie alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, nell’aprile del 2014, quando i due primi livelli di progettazione erano gia’ stati completati. L’Anas ha comunque gia’ previsto, assieme agli enti competenti, di provvedere alla loro bonifica o ad una variante del tracciato”. L’Anas ricorda che “le attivita’ di progettazione preliminare e definitiva furono affidate nel 1994 alla societa’ PROSAL da parte del Consorzio per lo Sviluppo Industriale e dei Servizi Reali alle Imprese (SISRI), oggi ASI con sede legale in Lecce, ente di diritto pubblico, istituzionalmente deputato a favorire lo sviluppo industriale dell’Area Salentina, anche attraverso il miglioramento dei livelli di servizio della rete viaria primaria.
Tali progetti sono poi stati acquisiti dall’Anas con una convenzione del gennaio 2002 e un atto integrativo del gennaio 2005 tra il Consorzio SISRI e Anas”. La scelta del tracciato “risale alla fine degli anni Novanta, ancora prima che venisse sottoscritta nel 2002 la convenzione tra Anas e consorzio SISRI (oggi consorzio ASI), e il tracciato e’ stato confermato successivamente durante le conferenze di servizi alle quali hanno partecipato tutti gli enti locali territorialmente competenti, compresi i due comuni di Tricase e di Alessano nel cui territorio sono state individuate le discariche”. “Come detto, – conclude la nota – la notizia della presenza delle discariche e’ emersa solo molto tempo dopo l’approvazione da parte del CIPE del progetto definitivo e dopo la chiusura, da parte di Anas, dell’istruttoria finalizzata all’approvazione del progetto esecutivo, il quale non e’ stato all’epoca approvato in quanto la procedura e’ stata sospesa da Anas a seguito di sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso di un’altra ditta appaltatrice concorrente alla gara”.

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