All’Università del Salento sono stati attribuiti 18 nuovi posti di ricercatore a tempo determinato di tipo b, appunto, per un “peso” complessivo rispetto al sistema universitario pari a 1,19%. Sulla base dei criteri utilizzati dal Ministero, UniSalento ha dunque migliorato la propria performance rispetto al 2018, quando furono assegnati 15 nuovi posti per un “peso” pari a 1,15%.
“Si tratta di un buon risultato per la nostra Università – commenta il Rettore Vincenzo Zara -. I posti assegnati sono importanti perché potremo investire così, in modo strutturale, nelle aree in cui vi è maggiore necessità sia dal punto di vista didattico che di ricerca. I Dipartimenti e gli Organi di governo saranno presto chiamati a programmare l’utilizzo di queste nuove assegnazioni, la cui presa di servizio è prevista entro il 30 novembre 2019. Permangono comunque le criticità legate al gran numero di precari della ricerca, per i quali servirebbero maggiori risorse dedicate. L’obiettivo dovrebbe essere quello di non disperdere l’enorme patrimonio di competenze maturate negli anni: questi valenti laureati hanno rappresentato per l’intera collettività un investimento notevole di risorse, che sarebbe ora un vero peccato dissipare”.
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