Musica classica e popolare, fotografia e canto a cappella: il Festival Suggestioni di Puglia ha portato in Russia un campionario di talenti. Ad aprire ufficialmente il festival è stata l’inaugurazione, al collegio Chaikovskij, della mostra itinerante Miraggi. Bari città di San Nicola, dell’artista Roberto Sibilano: “Abbiamo voluto portare qui ogni sfumatura della nostra città e dei suo abitanti – ha detto il fotografo – con scatti diversi, nei vicoli, dall’alto e nelle chiese. Per questo ho scelto di catturare anche i momenti quotidiani di preghiera ortodossa, nella Basilica di San Nicola, sconosciuti anche a molti baresi”.
Poco dopo è stata la volta dell’esibizione delle pianiste pugliesi Gemma Di Battista e Marilena Liso: le musiciste si sono esibite in un concerto a quattro mani in cui hanno visitato il repertorio italo-russo, accostando i due Paesi anche sul piano della storia della musica classica. Un viaggio ideale che, subito dopo, hanno riproposto in una master class agli allievi del collegio che conta oltre mille iscritti, alcuni dei quali hanno voluto rendere omaggio alla delegazione pugliese, suonando un valzer a otto mani. Le due pianiste si sono esibite nei giorni successivi anche nella città di Klinn, città natale del Chaikovskij, conquistando il pubblico che le ha salutate con una standig ovation. Ma il momento più emozionante per il duo Di Battista-Liso, è stato nella casa di Chaikovskij, dov’è ancora custodito il suo pianoforte originale che, in via del tutto eccezionale, è stato fatto suonare alle due musiciste pugliesi.
A far scatenare tutti in Russia ci hanno pensato i Terraross, gruppo di musicisti e cantori, innamorati della musica popolare. I Terraross sono riusciti a trasformare le 700 allieve dell’Accademia militare di Mosca, in provette ballerine di pizzica e musica folk; mentre nel teatro del Palazzo della Cultura di Sergiev Posad, hanno stupito il pubblico dipingendo con la musica scene di vita quotidiana: il vocio della gente tra le vie e i mercati, l’affanno del duro lavoro nei campi della Puglia, senza mai dimenticare il canto d’amore, la poesia e il fascino delle antiche serenate.
L’ultimo giorno è stata la volta del Quintetto Mezzotono. Piccola orchestra senza strumenti, che hanno conquistato tutti con le loro voci e il loro stile unico, capace di coinvolgere il pubblico quasi fosse il sesto artista sul palco. Non è un caso se tutti i russi che hanno assistito alla loro esibizione, hanno poi acquistato un cd che hanno preteso fosse autografato da ognuno dei cinque cantanti pugliesi. Tra diverse richieste di bis e fragorosi applausi, anche i Mezzotono hanno lasciato il segno nella Federazione Russa.
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