Si presenta oggi a Bari (Hotel Romanazzi Carducci), nel contesto dell’VIII Conferenza di Oncologia Polmonare presieduta da Domenico Galetta, il volume Smoking bad. Cinema, serie tv e fumo.
Il saggio, firmato dallo stesso Galetta (oncologo responsabile della Oncologia Medica Toracica dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari) e da Edoardo Altomare (medico specialista in oncologia e scrittore scientifico) riaccende l’attenzione generale sulla questione dell’eccessiva presenza di scene di fumo nei film e nelle serie tv.
In un’epoca caratterizzata dai divieti sulla promozione del fumo – in questi giorni il governo inglese sta per bandire anche il fumo outdoor – emergono sempre più numerose le evidenze sugli effetti deleteri del tabagismo, incluso lo svapo.
Ed è noto da tempo che le scene di fumo abbondantemente presenti nei film, e più di recente nelle serie tv (il titolo Smoking bad rimanda proprio a Breaking bad, una delle serie più viste in assoluto), promuovano negli adolescenti l’iniziazione all’uso del tabacco con sigarette elettroniche e dispositivi analoghi, che vanno ad aggiungersi alle bionde tradizionali.
“Smoking is bad”, insomma, il fumo fa male, ed il fascino esercitato dalle sigarette si rivela assai nocivo per la salute degli spettatori più giovani.
Il volume è stato realizzato con la collaborazione del provider Agorà, sotto l’egida di Walce (Women Against Lung Cancer) e dell’IRCCS Giovanni Paolo II di Bari.
https://www.sanita.puglia.it/web/irccs
Si presenta oggi a Bari (Hotel Romanazzi Carducci), nel contesto dell’VIII Conferenza di Oncologia Polmonare presieduta da Domenico Galetta, il volume Smoking bad. Cinema, serie tv e fumo.
Il saggio, firmato dallo stesso Galetta (oncologo responsabile della Oncologia Medica Toracica dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari) e da Edoardo Altomare (medico specialista in oncologia e scrittore scientifico) riaccende l’attenzione generale sulla questione dell’eccessiva presenza di scene di fumo nei film e nelle serie tv.
In un’epoca caratterizzata dai divieti sulla promozione del fumo – in questi giorni il governo inglese sta per bandire anche il fumo outdoor – emergono sempre più numerose le evidenze sugli effetti deleteri del tabagismo, incluso lo svapo.
Ed è noto da tempo che le scene di fumo abbondantemente presenti nei film, e più di recente nelle serie tv (il titolo Smoking bad rimanda proprio a Breaking bad, una delle serie più viste in assoluto), promuovano negli adolescenti l’iniziazione all’uso del tabacco con sigarette elettroniche e dispositivi analoghi, che vanno ad aggiungersi alle bionde tradizionali.
“Smoking is bad”, insomma, il fumo fa male, ed il fascino esercitato dalle sigarette si rivela assai nocivo per la salute degli spettatori più giovani.
Il volume è stato realizzato con la collaborazione del provider Agorà, sotto l’egida di Walce (Women Against Lung Cancer) e dell’IRCCS Giovanni Paolo II di Bari.
Si presenta oggi a Bari (Hotel Romanazzi Carducci), nel contesto dell’VIII Conferenza di Oncologia Polmonare presieduta da Domenico Galetta, il volume Smoking bad. Cinema, serie tv e fumo.
Il saggio, firmato dallo stesso Galetta (oncologo responsabile della Oncologia Medica Toracica dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari) e da Edoardo Altomare (medico specialista in oncologia e scrittore scientifico) riaccende l’attenzione generale sulla questione dell’eccessiva presenza di scene di fumo nei film e nelle serie tv.
In un’epoca caratterizzata dai divieti sulla promozione del fumo – in questi giorni il governo inglese sta per bandire anche il fumo outdoor – emergono sempre più numerose le evidenze sugli effetti deleteri del tabagismo, incluso lo svapo.
Ed è noto da tempo che le scene di fumo abbondantemente presenti nei film, e più di recente nelle serie tv (il titolo Smoking bad rimanda proprio a Breaking bad, una delle serie più viste in assoluto), promuovano negli adolescenti l’iniziazione all’uso del tabacco con sigarette elettroniche e dispositivi analoghi, che vanno ad aggiungersi alle bionde tradizionali.
“Smoking is bad”, insomma, il fumo fa male, ed il fascino esercitato dalle sigarette si rivela assai nocivo per la salute degli spettatori più giovani.
Il volume è stato realizzato con la collaborazione del provider Agorà, sotto l’egida di Walce (Women Against Lung Cancer) e dell’IRCCS Giovanni Paolo II di Bari.
Si presenta oggi a Bari (Hotel Romanazzi Carducci), nel contesto dell’VIII Conferenza di Oncologia Polmonare presieduta da Domenico Galetta, il volume Smoking bad. Cinema, serie tv e fumo.
Il saggio, firmato dallo stesso Galetta (oncologo responsabile della Oncologia Medica Toracica dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari) e da Edoardo Altomare (medico specialista in oncologia e scrittore scientifico) riaccende l’attenzione generale sulla questione dell’eccessiva presenza di scene di fumo nei film e nelle serie tv.
In un’epoca caratterizzata dai divieti sulla promozione del fumo – in questi giorni il governo inglese sta per bandire anche il fumo outdoor – emergono sempre più numerose le evidenze sugli effetti deleteri del tabagismo, incluso lo svapo.
Ed è noto da tempo che le scene di fumo abbondantemente presenti nei film, e più di recente nelle serie tv (il titolo Smoking bad rimanda proprio a Breaking bad, una delle serie più viste in assoluto), promuovano negli adolescenti l’iniziazione all’uso del tabacco con sigarette elettroniche e dispositivi analoghi, che vanno ad aggiungersi alle bionde tradizionali.
“Smoking is bad”, insomma, il fumo fa male, ed il fascino esercitato dalle sigarette si rivela assai nocivo per la salute degli spettatori più giovani.
Il volume è stato realizzato con la collaborazione del provider Agorà, sotto l’egida di Walce (Women Against Lung Cancer) e dell’IRCCS Giovanni Paolo II di Bari.
Smoking bad. Cinema, serie tv e fumo. Il saggio firmato dall’oncologo Domenico Galetta e dal medico Edoardo Altomare
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