Un comunicato stampa firmato dalle associazioni femminili più rappresentative della regione, ma anche molte da tante donne impegnate nel sociale e per la difesa delle politiche di genere e dei diritti LGBT, chiede al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano la revoca dell’incarico di assessore al Welfare e alle Pari Opportunità affidato a Totò Negro (Lista Popolari).
“All’inizio era che non sarebbero stati ricandidati quegli uomini che avevano affossato la proposta di legge di iniziativa popolare 50/50 – si apre così la nota – Poi l’8 marzo ci fu l’investitura dall’alto di 6 donne per sanare l’onta di un consiglio che aveva bocciato le proposte sulla parità di genere. Poi è successo, come ampiamente previsto, che nessuna di queste donne ‘scelte’ sia stata eletta.
Sorpresa delle sorprese, fra occhieggi importuni alle consigliere 5 Stelle e promesse di riforma dello statuto è arrivata lunedì scorso la nomina del dott. Negro al Welfare, con delega alle Pari Opportunità. Che dire?
Forse qualcuna/o ricorda la riunione del Consiglio Regionale in cui fu bocciata la proposta di legge 50/50. Nel suo intervento il consigliere Negro – solo per citare una delle perle – sostenne letteralmente: ‘Fra le donne presenti mi sembra non ci sia nessuno della Provincia di Lecce. Parlo di quelle donne che vivono una condizione minoritaria…. Svolgo questo riferimento perché, prima di pensare di risolvere il problema della partecipazione delle donne alla vita pubblica e alla politica imponendo per legge il 50 e 50 nessuno ha posto l’accento sulle condizioni reali. Provo a immaginare una madre di famiglia, una donna della Provincia di Lecce, del profondo sud, di Leuca o di Foggia, che deve lasciare a casa i figli, oppure gli anziani che deve accudire, perché non siamo in grado di fornire i servizi idonei. Dovete dimostrare di avere maturità per stare in questo Consiglio regionale'”.
“Il neo assessore – continua il comunicato stampa – ha sempre convintamente ed orgogliosamente sostenuto la scelta del voto contrario alla Legge sulla parità di genere.
Parlare di misoginia ci sembra il minino e ci spaventa pensare alle politiche che un uomo che ha manifestato impunemente queste convinzioni potrà proporre in un settore così importante per la vita delle donne. L’Assessorato al Welfare, inoltre, è quello che supporta i lavori degli Organismi di Parità, che gestisce tutta la complessa materia della conciliazione dei tempi, che ha al suo interno la figura della/del Garante di Genere. Vogliamo ricordare che la Puglia è una delle poche regioni, se non l’unica, ad avere una Legge Regionale di contrasto alla violenza di genere e per la promozione dell’autodeterminazione e della libertà delle donne. Legge cui vanno ancora date tutte ‘le gambe’ per essere applicata. Ed è appena partito il Piano Regionale Antiviolenza. Con quale convinzione tutto ciò sarà portato avanti?
Per queste ragioni chiediamo che il Presidente Emiliano revochi il mandato assessorile al dott. Negro. Se il buongiorno si vede dal mattino non osiamo immaginare il futuro che ci attende”.
A promuovere la richiesta di dimissioni sono state le associazioni: Ass. Altramura – Altamura, Ass. Arcilesbica Mediterranea – Bari, Ass. Giraffa onlus – Bari, Ass. Safya onlus, Ass. UnDesiderioinComune – Bari, Ass. Uomini in gioco – Bari, Centro di Documentazione e Cultura delle Donne – Bari, Donne in Rete-Foggia, Associazione Giraffa Onlus – Bari
Hanno aderito ad oggi:
Ass. Castellana 2.1, APS Fram-Menti, APS Vista dall’alto, Ass. OPEN – Puglia, Donne di SEL- Puglia, Movimento Giovani per Manduria, Ass. ConvochiamociperBari.
Paola Martino, Imma Barbarossa, Rita Saraò, Marina Suma, Teresa Iorio, Lea Durante, Maria Pasanisi, Mariaceleste Nardini, Eleonora Forenza, Mercedes Lanzillotta, Marina Pinto, Ada Donno, Terry Marinuzzi, Rosanna Perillo, Isa Lorusso, Giulia Dalena, Marcella Galbiati, Elvira Zaccagnino, Orazio Leggiero, Marina Losappio, Nunzia Antonino, Rossella Malcangio, Franca Mazzei, Anna Simone, Serenella Di Gioia, Concetta Cuscusa, Norma Rega, Elena Violante, Elisabetta Fontana, Angela Laneve, Annarita Lupoli, Gabriele Vilardi.
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