28 Marzo 2025 - Ore
Ambiente

Trivelle, Michele Emiliano a Venezia: ‘Il referendum è nato quando la nostra speranza di ascolto è caduta nel vuoto’

Il governatore ha partecipato ad una conferenza stampa con l'on Davide Zoggia, e i consiglieri regionali Antonio Guadagnini (Siamo Veneto) e Graziano Azzalin

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano oggi in visita in Veneto, ha partecipato questa mattina a Venezia a una conferenza stampa del Comitato promotore del Referendum del 17 aprile, con l’on Davide Zoggia (PD), e i consiglieri regionali Antonio Guadagnini (Siamo Veneto) e Graziano Azzalin (PD).

 “Grazie a tutti voi per l’accoglienza e per questa lunga battaglia che stiamo conducendo insieme – ha detto Emiliano – una battaglia che non è basata su singole personalità, ma che comincia da lontano, dal 2012, coinvolgendo le regioni adriatiche e ioniche sulla stessa posizione a tutela del mare. In quel periodo fu raggiunto un primo risultato, il Governo dell’epoca fu costretto a dichiarare che non avremmo più trivellato nelle 12 miglia. Però con una clausoletta: il divieto non valeva per le procedure in corso, che erano tantissime. Succede poi che qualche anno dopo il Governo Renzi approva lo Sblocca Italia e viene dato nuovo impulso a quelle ricerche di petrolio e e alle trivellazioni nelle 12 miglia.

La scorsa estate, appena eletto, abbiamo chiesto insieme al presidente della Basilicata, su delega delle altre regioni, un incontro al Governo per discutere degli effetti dello Sblocca Italia su prospezioni e trivellazioni. Ricevuti in un primo momento da un Sottosegretario, la risposta è stata purtroppo negativa: il Governo non ha dato questa possibilità di dialogo alle Regioni. Il referendum nasce quel giorno. Il giorno in cui la nostra speranza di ascolto è caduta nel vuoto”.

 

Emiliano ha spiegato che il Referendum proposto da nove consigli regionali ha già prodotto un risultato straordinario, la retromarcia del Governo su cinque quesiti su sei, ed in particolare il divieto di concedere nuove trivellazioni nelle 12 miglia.  

“Domenica 17 aprile – ha concluso il presidente Emiliano – dobbiamo fare in modo che la legislazione italiana torni ad essere costituzionale, evitando l’infrazione europea con riferimento alla direttiva offshore. E ribadendo ciò che è veramente strategico per la nostra economia: non risolvere qualche problemino dei petrolieri e le loro istanze economiche irrilevanti, ma affermare il valore del mare rispetto al principale settore economico, il turismo, la pesca e la blu economy. Ricordo che una volta data l’autorizzazione, il petrolio o gas tirato su è privato, noi italiani paghiamo lo stesso prezzo di quello importato. L’unica differenza sono le royalty, che in Italia ammontano in tutto a soli 400 milioni di euro. Ma se accade un danno a Venezia, o si aggrava l’erosione delle coste, che cosa ce ne facciamo di 400 milioni di euro? Dobbiamo correre rischi di questo genere senza possibilità di controllare le proroghe, per quattro soldi? Mi sto battendo in questa campagna per il SI per fare il mio dovere, per rispettare il mio programma e il voto unanime del consiglio regionale. Se non avessi fatto questa campagna avrei tradito il mio mandato elettorale”.

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