Taranto ha ospitato la sesta tappa di quello che è stato denominato “Il tour della Bellezza”, un coinvolgente “Giro della Puglia”, proposto dall’assessorato regionale all’Urbanistica per presentare la “Legge sulla Bellezza”. Interessata e qualificata la partecipazione del pubblico numeroso, tra cui anche il Capitano di vascello Fabio Farina, Capo di Stato Maggiore del Comando Marittimo Sud.
La convention è stata ospitata in un luogo straordinario: il palazzo del Governo e della Provincia, situato nel cuore della città.
Anche a Taranto il punto centrale è stato lo spirito della condivisione, nel segno del confronto, della partecipazione, delle proposte, delle idee, delle suggestioni e delle visioni, portate dal basso, in un processo partecipativo con la gente.
Il convegno, con il coordinamento giornalistico di Annamaria Natalicchio e Vito Prigigallo, è stato aperto dagli interventi e dai saluti del presidente della Provincia, Giovanni Gugliotti, dell’assessore comunale alla Pianificazione urbanistica, Ubaldo Occhinegro, e dai rappresentanti degli Ordini professionali su scala provinciale, Domenico Perrone (consigliere delegato dell’ordine degli Architetti: “Il nostro contributo sarà con fatti, progetti e idee”), Giovanni Patronelli (presidente dell’ordine degli Ingegneri: “Spero che il nuovo strumento urbanistico regionale serva a rendere più bello anche il nostro centro storico”) e Davide Bonora (vice presidente dell’ordine dei Geologi della Puglia: “Importante è la sinergia tra i vari complessi normativi che disciplinano una materia così vasta e importante come l’urbanistica e la tutela di territorio e paesaggio”).
Gugliotti, dal canto suo, ha elogiato il percorso proposto perché – ha detto il sindaco di Castellaneta – “i territori debbono poter toccare con mano quel che si sta facendo, fra co-pianificazione, scelte condivise e tutela della collaborazione fra pubblico e privato”, auspicando infine una più marcata “disciplina dei limiti” che in materia urbanistica è sempre necessaria.
Impegnato il sindaco Rinaldo Melucci in urgenti questioni legate alla situazione ambientale e quindi nella impossibilità di intervenire, Occhinegro ha sottolineato come la legge andrà a coprire un evidente gap normativo, rilevando come in città si stia discutendo su un passaggio importante che prelude all’esame del Piano urbanistico generale, il Documento programmatico preliminare (DPP).
“Continuiamo il dialogo con i pugliesi attraverso la proposta di un progetto di vita, di visione, di qualità”. Così ha esordito l’assessore regionale Alfonsino Pisicchio, che ha ribadito uno dei concetti basici promossi dallo stesso FAI, il Fondo per l’Ambiente: “la bellezza si custodisce dando vita alle memorie, con consapevolezza. È da qui che è partito il lavoro del Comitato scientifico che ha lavorato e sta lavorando al mio fianco a titolo gratuito: una task-force tecnico-scientifica composta da accademici, giuristi, storici dell’arte, antropologi, economisti, ingegneri e architetti”. Pisicchio ha concluso ricordando gli obiettivi precipui della legge in divenire: “la rigenerazione urbana, che è appunto un modo per coltivare memoria, identità, tempo, futuro. La previsione di consumo di suolo zero, un approccio completamente diverso contro i detrattori della bellezza del paesaggio, quei luoghi divenuti nel tempo “non-luoghi”.
Prima dei contributi degli “esperti” è intervenuto Paolo Campagna. Il presidente di ANCE Taranto ha accennato a dati sconfortanti: nell’ultimo decennio il sistema edilizio jonico è passato da 1.353 a 674 imprese edili, perdendo cinquemila posti di lavoro. Il consumo di suolo si è ridotto per l’involuzione del comparto: gli interventi riguardano per tre quarti le ristrutturazioni, per il restante quarto le nuove costruzioni.
Ha spiazzato un po’ tutti la prof.ssa Laura Marchetti, ordinario di Didattica delle Culture all’Università di Foggia, celebrando a suo modo l’8 marzo. “I canoni della bellezza” per l’ex sottosegretario al Ministero dell’Ambiente si possono ritrovare nelle caverne adibite ad abitazione nelle civiltà rupestri; nella dispensa che è uno straordinario “luogo della conservazione e memoria”; nelle piazzette dove la tradizione orale ha viaggiato per secoli con le parole delle donne; nelle foreste e nei boschi, di cui bisogna lasciare la fascinazione e l’incanto, e che non necessariamente vanno riempiti di parchi e giostrine; nel mare come liquido amniotico delle civiltà; nelle sorgenti, nei fiumi e nelle fontane; infine, nelle terrazze, come luogo di socialità.
Imprenditore, manager culturale, tra i componenti del “Collegio degli Esperti” voluto dal Governatore Michele Emiliano l’ing. Vito Labarile, che con la Marchetti, ha contribuito alla stesura del “Manifesto per la legge regionale sulla bellezza”, ha parlato di “legge profondamente politica (perché riguarda tutti, oltre che rivoluzionaria): una legge più umanistica che urbanistica”, che parte dall’identità del territorio e dalla sua conoscenza, che si fonda sulla trasformazione, sul recupero, sulla cultura del progetto. “Taranto tanto più diventa uno dei veri problemi della Puglia, quanto più ne è crocevia strategico”, ha detto l’ingegnere, il quale ha infine accennato ad una normativa regionale importante che purtroppo non sta funzionando, quella sugli ecomusei.
“Le risposte vanno trovate nei piani urbanistici comunali e in un diverso approccio alla progettazione, anteponendo la qualità agli indici, ai volumi, alle distanze, insomma ai numeri”, ha detto il prof. Francesco Selicato (Politecnico di Bari). L’ingegnere ha poi invocato una passeggiata attorno al Mar Piccolo, un attraversamento lento per mettersi al centro del territorio, per ripensare la centralità di uno spazio pubblico, dove si prediligano recuperi di strade, di piazze, insomma di luoghi di incontro.
Barbara Valenzano, Capo Dipartimento alla Regione Puglia, ha illustrato la struttura della proposta di legge proponendo una efficace sintesi di una normativa urbanistica dai forti contenuti innovativi.
Il dirigente della Sezione Urbanistica della Regione, l’arch. Vincenzo Lasorella, ha concluso gli interventi dedicati alla nuova disciplina sulla bellezza del territorio e del paesaggio, rimarcando come il progetto di legge si riveli antesignano persino della Dichiarazione di Davos (cittadina Svizzera in cui si svolge il Forum economico mondiale), nella quale i ministri UE della Cultura hanno assunto come sia possibile radicare a livello politico e strategico un nuovo modo di intendere la costruzione di qualità in Europa. La Dichiarazione, infatti, mette in risalto il ruolo centrale della cultura per la qualità dello spazio vitale, e ricorda che costruire è un atto culturale.
È il Teatro Pubblico Pugliese a curare l’animazione delle tappe del tour, arricchite da spettacoli che vogliono essere espressione dei territori. Anche a Taranto il portatore sano di sorrisi è stato Antonio Stornaiolo che ha condotto il talk-show svoltosi nella stessa sala convegni. Le parole dei protagonisti del talk sono state quelle dell’assessore Pisicchio, del Presidente della Provincia avv. Giovanni Gugliotti, del Capo Dipartimento della Regione ing. Barbara Valenzano, del consigliere regionale Luigi Morgante, dell’ing. Vito Labarile e della prof.ssa Laura Marchetti. Parole sottolineate dagli intermezzi musicali del Francesco Greco Ensemble. Il frontman Francesco Greco, virtuoso del violino, assieme ai suoi musicisti, Antonio Cascarano al basso Fabio Petruzzi alla chitarra, ha coinvolto i presenti con classici della musica, rielaborati e riarrangiati in chiave contemporanea: una czarda tzigana, Habanera, famosissima aria della Carmen di Bizet, e infine il celebre Tico Tico no Fubá di Zequinha de Abreu.
La prossima tappa del “tour della bellezza” toccherà la sesta provincia pugliese nella città di Barletta, giovedì 14 marzo.
© Riproduzione riservata