20 Gennaio 2025 - Ore
Sviluppo e Lavoro

Confconsumatori Puglia: ‘Notificata la prima citazione dopo la proposta irrisoria di Veneto Banca’

Ben 88 mila azionisti che detenevano un capitale di circa 5 miliardi di euro hanno visto azzerare sostanzialmente il valore delle proprie azioni, fissato ad un prezzo di 0,10 centesimi per azione

Confconsumatori ritiene irrisoria l’offerta di transazione che Veneto Banca ha proposto ai suoi soci e in data odierna ha notificato il primo atto di citazione con cui un primo gruppo di 10 azionisti di VB, clienti di Bancapulia, chiedono al Tribunale Civile di Bari la restituzione dell’intera somma versata per comprare le azioni della banca.

Ben 88 mila azionisti che detenevano un capitale di circa 5 miliardi di euro, fra i quali alcune migliaia di pugliesi, hanno visto azzerare sostanzialmente il valore delle proprie azioni, fissato ad un prezzo di 0,10 centesimi per azione.

«Le ragioni su cui si fonda l’azione giudiziale – secondo l’avv. Antonio Pinto, legale di Confconsumatori e del primo gruppo di azionisti che ha notificato la citazione – sono tutte contenute nei tanti atti e documenti, emersi nel corso dello scorso anno, provenienti dalla BCE, Banca d’Italia, Consob, e dalla stessa banca, che a seguito del cambio di governance, nel 2015 ha dato trasparenza ad una serie di elementi prima ignoti, nonché dalle risultanze che sono state rese pubbliche, delle indagini, avviate dalla Procura di Roma».

 

Mara Colla, Presidente di Confconsumatori, ritiene che: «La proposta di Veneto Banca, appare irrisoria a fronte del pregiudizio economico subito dai risparmiatori; peraltro non riguarda nemmeno tutti i soci ma solo coloro che la Banca riterrà rientrare in determinate categorie, introducendo una discrezionalità di valutazione di cui non si conosce la fondatezza; inoltre la proposta è, ad oggi, condizionata all’accettazione di un numero di azioni che rappresentino l’80% del valore del capitale sociale che si intende risarcire, e tale condizione appare di difficile raggiungimento. Pur seguendo tanti azionisti, avevamo atteso che Veneto e Banca Popolare di Vicenza formalizzassero la loro proposta transattiva, perché confidavamo in un trattamento migliore, ma a questo punto riteniamo opportuno intraprendere la via giudiziale per la tutela dei nostri iscritti. Siamo pertanto disponibili a considerare nuove proposte migliorative, ma questa non ci appare davvero equa per i tanti clienti che avevano fatto affidamento sulla solidità patrimoniale della Banca».

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