La regione adriatico-ionica come area strategica per la pace e la stabilità tra Europa e Mediterraneo: sarà questo il tema di un convegno, previsto il 19 e il 20 ottobre in occasione della Campionaria generale internazionale, fortemente voluto dal presidente della Nuova Fiera del Levante, Alessandro Ambrosi, e organizzato in collaborazione con Unioncamere e le Camere di commercio dei paesi dellarea balcanica. Confrontarci con la realtà di questarea geografica commenta il presidente di Nuova Fiera del Levante Alessandro Ambrosi vuol dire scoprire un pezzo di Europa che troppo spesso si tende a considerare lontano ed estraneo. Lobiettivo di questo incontro non è solo quello di conoscersi, ma anche di avvicinarsi con la speranza il nostro sforzo possa essere uno spunto per tenere unite culture molto simili seppur nella loro preziosa diversità.
Lincontro, che vedrà la partecipazione anche di esperti, rappresentanti istituzionali e delle Camere di commercio di Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Montenegro, Serbia, Macedonia del nord, Albania, Kosovo e Grecia, sarà loccasione per riflettere sulla valenza strategica, economica ma anche politica, di unarea geografica che è crocevia tra Europa, Asia e Mediterraneo e sulla necessità di migliorarne lattrattività e la competitività creando sinergie e opportunità di sviluppo a partire da temi quali il turismo sostenibile, la qualità ambientale, la capacity building, la ricerca e linnovazione.
Cruciale per la crescita dellintera area, il rafforzamento della macroregione Adriatico-ionica ha un significato politico molto forte e resta una delle priorità per facilitare lintegrazione allUE dei paesi balcanici e garantire pace, democrazia e stabilità, a maggior ragione in un periodo segnato da conflitti come quello attuale.
Linclusione della regione balcanica, processo iniziato e ancora in corso, continua ad avere unimportanza strategica anche e soprattutto per il nostro Paese e per la sua capacità di poter esercitare uninfluenza politica ed economica in tutto il bacino del Mediterraneo orientale. Vogliamo lavorare conclude Ambrosi per dare il nostro contributo affinchè lUnione Europea e i Balcani vincano la sfida dellintegrazione in un identità comune che tenga conto delle proprie diversità culturali, senza rinnegare il passato.
Al convegno verranno presentati anche i risultati di due gruppi di lavoro previsti il 19 ottobre e composti da Fondazione Pax Humana, Unioncamere, Luiss Guido Carli, Regione Puglia, Camere di commercio dei paesi dellarea, Forum AIC e da esperti e rappresentanti di istituzioni dei Paesi europei e dellarea dei Balcani.
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