A poco più di un anno dal suo exploit, torna l’incubo del ‘Blu whale’. Una 20enne di Gorizia, ritrovata a Latiano (Brindisi) con tagli al braccio sinistro e in stato confusionale, ha ammesso di essere finita nella trappola del gioco online che prevede atti di autolesionismo fino al suicidio. I carabinieri indagano per istigazione al suicidio, mentre il 24enne che la ospitava è stato denunciato per favoreggiamento poiché secondo gli investigatori era al corrente della partecipazione della giovane al ‘social media game’.
È stata la stessa 20enne a spiegare ai militari le ragioni dei tagli sul braccio e a specificare che la pratica è prevista dal regolamento del gioco. A quanto si apprende, la 20enne ha pubblicato su Facebook le prove di ogni atto di autolesionismo praticato secondo quanto previsto dal ‘Blue whale’. La ragazza ora ha raggiunto i genitori in Friuli Venezia Giulia.
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