30 Aprile 2025 - Ore
Politica

La giunta Decaro si riunisce per la prima volta, tre componenti fermi ai box

Approvata delibera di indirizzo parità di genere e taglio costi del 50%

Il primo ad arrivare è stato l’assessore alla Cultura Silvio Maselli. L’appuntamento era di quelli importanti. La prima giunta dell’amministrazione che ad una settimana dalla nomina si è riunita in una formazione parziale. Senza cioè la vicesindaca Angela Partipilo e gli assessori Pietro Petruzzelli e Angelo Tomasicchio, ancora fermi ai box perché dovranno restare in carica come consiglieri comunali della vecchia consigliatura almeno fino a lunedì, giornata dell’approvazione in aula del rendiconto di gestione.
All’ordine del giorno la delibera di indirizzo sulle aziende partecipate e alcune deleghe del sindaco che saranno distribuite a titolo gratuito, tra le quali quella al marketing territoriale e alla qualità della vita.
Al termine della riunione Decaro ha annunciato l’approvazione dell’atto di indirizzo relativo agli statuti delle società partecipate direttamente e indirettamente del Comune di Bari. Gli statuti dovranno adeguarsi alla norma che prevede la parità di genere negli organi direttivi delle società e la possibilità di inserire i dipendenti comunali al posto di consiglieri esterni.
Il sindaco, con questa delibera, proporrà al Consiglio Comunale, in sede di approvazione degli indirizzi per le nomine dei rappresentanti del Comune negli enti e nelle società partecipate, l’obbligo di nominare anche i dipendenti comunali.
“L’inserimento dei dipendenti comunali nei consigli di amministrazione delle società partecipate- ha dichiarato il sindaco Decaro- permetterà al Comune di avere maggior controllo sulla gestione delle società e una riduzione della spesa. Questo provvedimento non è più un obbligo di legge, ma una nostra precisa scelta politica. Era uno degli obiettivi annunciati nel cronoprogramma dei primi cento giorni di mandato che stiamo mantenendo. Al Consiglio daremo anche l’indicazione di ridurre il numero dei consiglieri e delle indennità, per dimezzare i costi sostenuti rispetto all’anno 2013.

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