LEA – PROCREAZIONE ASSISTITA
L’entrata in vigore del Nuovo Nomenclatore tariffario per specialistica ambulatoriale e protesica, atteso dal 2017, che per la prima volta avrebbe incluso le nuove valorizzazioni per i trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), slitta dal 1° aprile 2024 al 1° gennaio 2025. Data che resta comunque incerta, avendo il Governo istituito recentemente una nuova commissione che dovrà occuparsi ex novo di questo tema.
Lo slittamento delude le aspettative delle tante coppie residenti in quelle Regioni in cui l’accesso ai trattamenti di PMA è limitato o con liste di attesa molto lunghe. Le coppie con problemi di infertilità, per le quali il fattore tempo svolge un ruolo fondamentale, che hanno sospeso o rimandato i trattamenti in attesa dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA), rischiano di avere conseguenze negative importanti.
La mancata entrata in vigore dei nuovi LEA rappresenta, per tutte le coppie che si trovano ad affrontare la patologia dell’infertilità, una preziosa occasione persa. Per molte coppie, infatti, il fattore tempo è estremamente critico: la fertilità femminile subisce un rapido declino dopo i 35 anni, anche in donne in piena salute. Superare questo limite, può significare una riduzione sensibile delle possibilità di diventare mamma, anche con l’aiuto della procreazione medicalmente assistita.
“In un Paese che soffre di un drammatico problema di denatalità, al quale si vorrebbe porre rimedio, è singolare che si sia scelto di rimandare ulteriormente la decisione di consentire un accesso più omogeneo e rapido alle cure dedicate all’infertilità”. Afferma Mario Mignini Renzini Referente medico per gli aspetti clinici dei Centri Eugin in Italia, Specialista in Ginecologia e Ostetricia e Professore di Ginecologia e Ostetricia presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca.
“Ancor più singolare è la scelta, da parte del Ministero della Salute, di istituire una nuova <Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA e la promozione dell’appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale>. Considerato che siamo già entrati nel secondo trimestre dell’anno, dubitiamo che questa nuova commissione possa completare i lavori entro il 2024 e consentire quindi l’entrata in vigore dei nuovi LEA a gennaio 2025”. Conclude Mignini Renzini.
“In considerazione dell’auspicata entrata in vigore del nuovo Nomenclatore il 1° aprile, data poi rinviata dal Governo al 1° gennaio 2025, la Regione Puglia, pur avendo avviato la road map per l’accreditamento istituzionale dei centri privati al fine di convenzionarne le prestazioni di PMA, si trova ora costretta ad attendere gli sviluppi della nuova commissione nazionale governativa.
Ora è molto importante informare le coppie che avevano deciso di rimandare i trattamenti di PMA nella speranza di accedere alle cure con il SSN sull’opportunità sfumata e sull’incertezza della nuova scadenza del 1° gennaio 2025, affinché possano decidere consapevolmente e non perdano ulteriore tempo prezioso”. Afferma Domenico Carone, Responsabile e Direttore Sanitario di Eugin Taranto.
Professor Mario Mignini Renzini
Referente medico per gli aspetti clinici dei Centri Eugin in Italia, responsabile del Centro di PMA della Casa di Cura La Madonnina di Milano e Professore di Ginecologia e Ostetricia presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca
Dottor Domenico Carone
Responsabile del Centro di PMA e Direttore Sanitario di Clinica Eugin Taranto
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Eugin rappresenta in Europa uno dei più qualificati operatori specializzati in Procreazione Medicalmente Assistita. Clinica Eugin è presente in Italia a Modena, Bari, Taranto, Vicenza, Milano (dove opera in partnership con il Centro di PMA della Casa di Cura La Madonnina, appartenente al Gruppo San Donato) e Torino (dove opera in partnership con il Centro di PMA di Clinica Sedes Sapientiae).
Clinica Eugin offre in Italia trattamenti di procreazione assistita omologa ed eterologa in regime privato, con la possibilità di accedere alla donazione di gameti maschili e femminili. L’équipe di medici ed embriologi, di lunga esperienza e altamente specializzati, garantisce i massimi livelli di qualità, l’impiego delle più moderne strumentazioni e le più avanzate tecniche di PMA, riconosciute e consolidate a livello internazionale. Per maggiori informazioni: www.eugin.it
L’entrata in vigore del Nuovo Nomenclatore tariffario per specialistica ambulatoriale e protesica, atteso dal 2017, che per la prima volta avrebbe incluso le nuove valorizzazioni per i trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), slitta dal 1° aprile 2024 al 1° gennaio 2025. Data che resta comunque incerta, avendo il Governo istituito recentemente una nuova commissione che dovrà occuparsi ex novo di questo tema.
Lo slittamento delude le aspettative delle tante coppie residenti in quelle Regioni in cui l’accesso ai trattamenti di PMA è limitato o con liste di attesa molto lunghe. Le coppie con problemi di infertilità, per le quali il fattore tempo svolge un ruolo fondamentale, che hanno sospeso o rimandato i trattamenti in attesa dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA), rischiano di avere conseguenze negative importanti.
La mancata entrata in vigore dei nuovi LEA rappresenta, per tutte le coppie che si trovano ad affrontare la patologia dell’infertilità, una preziosa occasione persa. Per molte coppie, infatti, il fattore tempo è estremamente critico: la fertilità femminile subisce un rapido declino dopo i 35 anni, anche in donne in piena salute. Superare questo limite, può significare una riduzione sensibile delle possibilità di diventare mamma, anche con l’aiuto della procreazione medicalmente assistita.
“In un Paese che soffre di un drammatico problema di denatalità, al quale si vorrebbe porre rimedio, è singolare che si sia scelto di rimandare ulteriormente la decisione di consentire un accesso più omogeneo e rapido alle cure dedicate all’infertilità”. Afferma Mario Mignini Renzini Referente medico per gli aspetti clinici dei Centri Eugin in Italia, Specialista in Ginecologia e Ostetricia e Professore di Ginecologia e Ostetricia presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca.
“Ancor più singolare è la scelta, da parte del Ministero della Salute, di istituire una nuova <Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA e la promozione dell’appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale>. Considerato che siamo già entrati nel secondo trimestre dell’anno, dubitiamo che questa nuova commissione possa completare i lavori entro il 2024 e consentire quindi l’entrata in vigore dei nuovi LEA a gennaio 2025”. Conclude Mignini Renzini.
“In considerazione dell’auspicata entrata in vigore del nuovo Nomenclatore il 1° aprile, data poi rinviata dal Governo al 1° gennaio 2025, la Regione Puglia, pur avendo avviato la road map per l’accreditamento istituzionale dei centri privati al fine di convenzionarne le prestazioni di PMA, si trova ora costretta ad attendere gli sviluppi della nuova commissione nazionale governativa.
Ora è molto importante informare le coppie che avevano deciso di rimandare i trattamenti di PMA nella speranza di accedere alle cure con il SSN sull’opportunità sfumata e sull’incertezza della nuova scadenza del 1° gennaio 2025, affinché possano decidere consapevolmente e non perdano ulteriore tempo prezioso”. Afferma Domenico Carone, Responsabile e Direttore Sanitario di Eugin Taranto.
L’entrata in vigore del Nuovo Nomenclatore tariffario per specialistica ambulatoriale e protesica, atteso dal 2017, che per la prima volta avrebbe incluso le nuove valorizzazioni per i trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), slitta dal 1° aprile 2024 al 1° gennaio 2025. Data che resta comunque incerta, avendo il Governo istituito recentemente una nuova commissione che dovrà occuparsi ex novo di questo tema.
Lo slittamento delude le aspettative delle tante coppie residenti in quelle Regioni in cui l’accesso ai trattamenti di PMA è limitato o con liste di attesa molto lunghe. Le coppie con problemi di infertilità, per le quali il fattore tempo svolge un ruolo fondamentale, che hanno sospeso o rimandato i trattamenti in attesa dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA), rischiano di avere conseguenze negative importanti.
La mancata entrata in vigore dei nuovi LEA rappresenta, per tutte le coppie che si trovano ad affrontare la patologia dell’infertilità, una preziosa occasione persa. Per molte coppie, infatti, il fattore tempo è estremamente critico: la fertilità femminile subisce un rapido declino dopo i 35 anni, anche in donne in piena salute. Superare questo limite, può significare una riduzione sensibile delle possibilità di diventare mamma, anche con l’aiuto della procreazione medicalmente assistita.
“In un Paese che soffre di un drammatico problema di denatalità, al quale si vorrebbe porre rimedio, è singolare che si sia scelto di rimandare ulteriormente la decisione di consentire un accesso più omogeneo e rapido alle cure dedicate all’infertilità”. Afferma Mario Mignini Renzini Referente medico per gli aspetti clinici dei Centri Eugin in Italia, Specialista in Ginecologia e Ostetricia e Professore di Ginecologia e Ostetricia presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca.
“Ancor più singolare è la scelta, da parte del Ministero della Salute, di istituire una nuova <Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA e la promozione dell’appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale>. Considerato che siamo già entrati nel secondo trimestre dell’anno, dubitiamo che questa nuova commissione possa completare i lavori entro il 2024 e consentire quindi l’entrata in vigore dei nuovi LEA a gennaio 2025”. Conclude Mignini Renzini.
“In considerazione dell’auspicata entrata in vigore del nuovo Nomenclatore il 1° aprile, data poi rinviata dal Governo al 1° gennaio 2025, la Regione Puglia, pur avendo avviato la road map per l’accreditamento istituzionale dei centri privati al fine di convenzionarne le prestazioni di PMA, si trova ora costretta ad attendere gli sviluppi della nuova commissione nazionale governativa.
Ora è molto importante informare le coppie che avevano deciso di rimandare i trattamenti di PMA nella speranza di accedere alle cure con il SSN sull’opportunità sfumata e sull’incertezza della nuova scadenza del 1° gennaio 2025, affinché possano decidere consapevolmente e non perdano ulteriore tempo prezioso”. Afferma Domenico Carone, Responsabile e Direttore Sanitario di Eugin Taranto.
L’entrata in vigore del Nuovo Nomenclatore tariffario per specialistica ambulatoriale e protesica, atteso dal 2017, che per la prima volta avrebbe incluso le nuove valorizzazioni per i trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), slitta dal 1° aprile 2024 al 1° gennaio 2025. Data che resta comunque incerta, avendo il Governo istituito recentemente una nuova commissione che dovrà occuparsi ex novo di questo tema.
Lo slittamento delude le aspettative delle tante coppie residenti in quelle Regioni in cui l’accesso ai trattamenti di PMA è limitato o con liste di attesa molto lunghe. Le coppie con problemi di infertilità, per le quali il fattore tempo svolge un ruolo fondamentale, che hanno sospeso o rimandato i trattamenti in attesa dei nuovi Livelli essenziali di assistenza (LEA), rischiano di avere conseguenze negative importanti.
La mancata entrata in vigore dei nuovi LEA rappresenta, per tutte le coppie che si trovano ad affrontare la patologia dell’infertilità, una preziosa occasione persa. Per molte coppie, infatti, il fattore tempo è estremamente critico: la fertilità femminile subisce un rapido declino dopo i 35 anni, anche in donne in piena salute. Superare questo limite, può significare una riduzione sensibile delle possibilità di diventare mamma, anche con l’aiuto della procreazione medicalmente assistita.
“In un Paese che soffre di un drammatico problema di denatalità, al quale si vorrebbe porre rimedio, è singolare che si sia scelto di rimandare ulteriormente la decisione di consentire un accesso più omogeneo e rapido alle cure dedicate all’infertilità”. Afferma Mario Mignini Renzini Referente medico per gli aspetti clinici dei Centri Eugin in Italia, Specialista in Ginecologia e Ostetricia e Professore di Ginecologia e Ostetricia presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca.
“Ancor più singolare è la scelta, da parte del Ministero della Salute, di istituire una nuova <Commissione nazionale per l’aggiornamento dei LEA e la promozione dell’appropriatezza nel Servizio sanitario nazionale>. Considerato che siamo già entrati nel secondo trimestre dell’anno, dubitiamo che questa nuova commissione possa completare i lavori entro il 2024 e consentire quindi l’entrata in vigore dei nuovi LEA a gennaio 2025”. Conclude Mignini Renzini.
“In considerazione dell’auspicata entrata in vigore del nuovo Nomenclatore il 1° aprile, data poi rinviata dal Governo al 1° gennaio 2025, la Regione Puglia, pur avendo avviato la road map per l’accreditamento istituzionale dei centri privati al fine di convenzionarne le prestazioni di PMA, si trova ora costretta ad attendere gli sviluppi della nuova commissione nazionale governativa.
Ora è molto importante informare le coppie che avevano deciso di rimandare i trattamenti di PMA nella speranza di accedere alle cure con il SSN sull’opportunità sfumata e sull’incertezza della nuova scadenza del 1° gennaio 2025, affinché possano decidere consapevolmente e non perdano ulteriore tempo prezioso”. Afferma Domenico Carone, Responsabile e Direttore Sanitario di Eugin Taranto.
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