Si è tenuta questa mattina la cerimonia in ricordo del 38° anniversario dell’omicidio di Aldo Moro, ucciso nel 1978 dalle Brigate rosse.
“La città di Bari – ha dichiarato il sindaco Antonio Decaro – con la quale Aldo Moro ha sempre mantenuto un rapporto privilegiato e fecondo, gli deve molto. Il Mezzogiorno intero, di cui era un figlio orgoglioso, gli deve molto. Per tutti noi Aldo Moro rappresenta, ancora oggi, l’esempio della politica che ha come obiettivo, primo e ultimo, il bene comune ed è al servizio della comunità. Moro rappresenta quella generazione di uomini politici esemplari che ha custodito negli studi e nella militanza politica il seme dell’Italia civile e democratica che ha animato gli anni dell’Assemblea costituente e della nascita della Repubblica. È stato precursore dei tempi e della straordinaria lezione del senso collettivo del dovere che deve unire ogni comunità che voglia salvare il proprio presente e costruire il proprio futuro. “La stagione dei diritti e delle libertà si rivelerà effimera, se in Italia non nascerà un nuovo senso del dovere“, amava ripetere. Ed è proprio a quel senso del dovere che Moro ha reso il più alto sacrificio: la sua vita. A lui va il mio pensiero, di militante politico, di sindaco e di uomo. Nella giornata del suo martirio, in cui il Paese ricorda tutte le vittime del terrorismo, rivolgiamo ai familiari di tanti servitori dello Stato che hanno perso la vita per mano di brigatisti e terroristi il nostro pensiero grato e affettuoso”.
Il primo cittadino ha ricordato gli uomini della scorta, dichiarando che “la distanza temporale con quei tragici avvenimenti non deve attenuare il ricordo e la gratitudine nei confronti di tutti gli uomini e le donne che hanno perso la vita a causa di disegni perversi e folli, dettati dall’odio e dalla sopraffazione”.
La commemorazione si è tenuta presso il monumento dedicato allo statista in piazza Moro.
Al termine della cerimonia, promossa e organizzata dall’amministrazione comunale con la collaborazione della Federazione dei centro studi “Aldo Moro”, il sindaco ha deposto una corona di alloro presso la lapide dedicata allo statista e agli agenti della sua scorta sulla facciata di Palazzo di Città, in corso Vittorio Emanuele II.
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