Gli smartphone sono dei dispositivi versatili, i quali sono in grado di svolgere un numero praticamente infinito di azioni. Oltre che consentire di sfruttare le funzioni relative alla comunicazione, gli smartphone permettono di navigare su Internet, di effettuare acquisti e di giocare, intrattenendosi con videogame di ogni tipologia, dagli sparatutto alle slot online. I cellulari, tuttavia, hanno una vita limitata, come tutti i dispositivi elettronici: vediamo qual è la durata media di un moderno cellulare e da cosa dipende.
Hardware e materiali costantemente superiori
Gli smartphone hanno compiuto passi da giganti nell’ultimo decennio, fattore che ne ha aumentato la vita media, che adesso si colloca tra i due e i tre anni. I miglioramenti hanno investito ogni aspetto del dispositivo. Sono stati perfezionati i materiali costruttivi, come ad esempio il display, rendendo il prodotto più resistente alle cadute, così come sono stati ottimizzati i design, che adesso assicurano una più adeguata risposta in caso di impatti. Tra le maggiori cause di sostituzione degli smartphone vi è l’obsolescenza tecnica: dopo qualche tempo, la componentistica non risulta più adatto a sostenere le applicazioni più recenti, divenendo inadeguata per svolgere determinate funzioni. Tale problematica non è del tutto risolta ma è certamente diventata più gestibile grazie ad hardware sempre più evoluti.
Le maggiori cause di sostituzione
A meno che non si abbiano particolari esigenze, un attuale telefono di fascia media può garantire buone performance anche a distanza di tre o quattro anni dall’acquisto. Il marketing spinge per una frequente sostituzione dei dispositivi e la costante uscita di nuovi modelli dalle performance più elevate, porta gli utenti con maggiori esigenze a cambiare lo smartphone già nel breve periodo. Ciò accade poiché vengono introdotti sul mercato dei prodotti dotati di innovative connettività, come ad esempio il 5G, o di fotocamere capaci di scattare foto più definite. E naturalmente la batteria: le nuove batterie sono progettate per garantire una durata più alta e un numero maggiore di cicli di carica. Le performance, in ogni caso, tendono a calare nel tempo, portando l’utente a cambiare dispositivo per assicurarsi un’autonomia più alta. Altra causa di sostituzione è legata al mancato rilascio dei nuovi aggiornamenti del sistema operativo da parte del produttore: ciò espone i dispositivi a maggiori rischi relativi alla sicurezza, fattore importante per gli utenti che effettuano acquisti online e per coloro che giocano con le specialità del casinò.
Chi sostituisce il telefono con più frequenza?
Indubbiamente, è chi usa lo smartphone in modo intensivo ad avere necessità di sostituirlo con più frequenza, spesso entro un anno dall’acquisto. In questa categoria rientra chi utilizza il cellulare per lavoro e chi lo impiega per giocare. Il gaming, infatti, provoca allo smartphone un notevole sforzo, sottoponendo la componentistica a un forte stress. Le alte temperature raggiunte causano un logorio più precoce dell’hardware, dal processore alla batteria. Inoltre, i giochi più recenti potrebbero essere non supportati per via dell’inadeguatezza dell’hardware o del sistema operativo, quasi forzando l’utente a cambiare dispositivo.
VITA MEDIA SMARTPHONE
VITA MEDIA SMARTPHONE
Hardware e materiali costantemente superiori
Gli smartphone hanno compiuto passi da giganti nell’ultimo decennio, fattore che ne ha aumentato la vita media, che adesso si colloca tra i due e i tre anni. I miglioramenti hanno investito ogni aspetto del dispositivo. Sono stati perfezionati i materiali costruttivi, come ad esempio il display, rendendo il prodotto più resistente alle cadute, così come sono stati ottimizzati i design, che adesso assicurano una più adeguata risposta in caso di impatti. Tra le maggiori cause di sostituzione degli smartphone vi è l’obsolescenza tecnica: dopo qualche tempo, la componentistica non risulta più adatto a sostenere le applicazioni più recenti, divenendo inadeguata per svolgere determinate funzioni. Tale problematica non è del tutto risolta ma è certamente diventata più gestibile grazie ad hardware sempre più evoluti.
Le maggiori cause di sostituzione
A meno che non si abbiano particolari esigenze, un attuale telefono di fascia media può garantire buone performance anche a distanza di tre o quattro anni dall’acquisto. Il marketing spinge per una frequente sostituzione dei dispositivi e la costante uscita di nuovi modelli dalle performance più elevate, porta gli utenti con maggiori esigenze a cambiare lo smartphone già nel breve periodo. Ciò accade poiché vengono introdotti sul mercato dei prodotti dotati di innovative connettività, come ad esempio il 5G, o di fotocamere capaci di scattare foto più definite. E naturalmente la batteria: le nuove batterie sono progettate per garantire una durata più alta e un numero maggiore di cicli di carica. Le performance, in ogni caso, tendono a calare nel tempo, portando l’utente a cambiare dispositivo per assicurarsi un’autonomia più alta. Altra causa di sostituzione è legata al mancato rilascio dei nuovi aggiornamenti del sistema operativo da parte del produttore: ciò espone i dispositivi a maggiori rischi relativi alla sicurezza, fattore importante per gli utenti che effettuano acquisti online e per coloro che giocano con le specialità
Hardware e materiali costantemente superiori
Gli smartphone hanno compiuto passi da giganti nell’ultimo decennio, fattore che ne ha aumentato la vita media, che adesso si colloca tra i due e i tre anni. I miglioramenti hanno investito ogni aspetto del dispositivo. Sono stati perfezionati i materiali costruttivi, come ad esempio il display, rendendo il prodotto più resistente alle cadute, così come sono stati ottimizzati i design, che adesso assicurano una più adeguata risposta in caso di impatti. Tra le maggiori cause di sostituzione degli smartphone vi è l’obsolescenza tecnica: dopo qualche tempo, la componentistica non risulta più adatto a sostenere le applicazioni più recenti, divenendo inadeguata per svolgere determinate funzioni. Tale problematica non è del tutto risolta ma è certamente diventata più gestibile grazie ad hardware sempre più evoluti.
Le maggiori cause di sostituzione
A meno che non si abbiano particolari esigenze, un attuale telefono di fascia media può garantire buone performance anche a distanza di tre o quattro anni dall’acquisto. Il marketing spinge per una frequente sostituzione dei dispositivi e la costante uscita di nuovi modelli dalle performance più elevate, porta gli utenti con maggiori esigenze a cambiare lo smartphone già nel breve periodo. Ciò accade poiché vengono introdotti sul mercato dei prodotti dotati di innovative connettività, come ad esempio il 5G, o di fotocamere capaci di scattare foto più definite. E naturalmente la batteria: le nuove batterie sono progettate per garantire una durata più alta e un numero maggiore di cicli di carica. Le performance, in ogni caso, tendono a calare nel tempo, portando l’utente a cambiare dispositivo per assicurarsi un’autonomia più alta. Altra causa di sostituzione è legata al mancato rilascio dei nuovi aggiornamenti del sistema operativo da parte del produttore: ciò espone i dispositivi a maggiori rischi relativi alla sicurezza, fattore importante per gli utenti che effettuano acquisti online e per coloro che giocano con le specialità
Hardware e materiali costantemente superiori
Gli smartphone hanno compiuto passi da giganti nell’ultimo decennio, fattore che ne ha aumentato la vita media, che adesso si colloca tra i due e i tre anni. I miglioramenti hanno investito ogni aspetto del dispositivo. Sono stati perfezionati i materiali costruttivi, come ad esempio il display, rendendo il prodotto più resistente alle cadute, così come sono stati ottimizzati i design, che adesso assicurano una più adeguata risposta in caso di impatti. Tra le maggiori cause di sostituzione degli smartphone vi è l’obsolescenza tecnica: dopo qualche tempo, la componentistica non risulta più adatto a sostenere le applicazioni più recenti, divenendo inadeguata per svolgere determinate funzioni. Tale problematica non è del tutto risolta ma è certamente diventata più gestibile grazie ad hardware sempre più evoluti.
Le maggiori cause di sostituzione
A meno che non si abbiano particolari esigenze, un attuale telefono di fascia media può garantire buone performance anche a distanza di tre o quattro anni dall’acquisto. Il marketing spinge per una frequente sostituzione dei dispositivi e la costante uscita di nuovi modelli dalle performance più elevate, porta gli utenti con maggiori esigenze a cambiare lo smartphone già nel breve periodo. Ciò accade poiché vengono introdotti sul mercato dei prodotti dotati di innovative connettività, come ad esempio il 5G, o di fotocamere capaci di scattare foto più definite. E naturalmente la batteria: le nuove batterie sono progettate per garantire una durata più alta e un numero maggiore di cicli di carica. Le performance, in ogni caso, tendono a calare nel tempo, portando l’utente a cambiare dispositivo per assicurarsi un’autonomia più alta. Altra causa di sostituzione è legata al mancato rilascio dei nuovi aggiornamenti del sistema operativo da parte del produttore: ciò espone i dispositivi a maggiori rischi relativi alla sicurezza, fattore importante per gli utenti che effettuano acquisti online e per coloro che giocano con le specialità
Hardware e materiali costantemente superiori
Gli smartphone hanno compiuto passi da giganti nell’ultimo decennio, fattore che ne ha aumentato la vita media, che adesso si colloca tra i due e i tre anni. I miglioramenti hanno investito ogni aspetto del dispositivo. Sono stati perfezionati i materiali costruttivi, come ad esempio il display, rendendo il prodotto più resistente alle cadute, così come sono stati ottimizzati i design, che adesso assicurano una più adeguata risposta in caso di impatti. Tra le maggiori cause di sostituzione degli smartphone vi è l’obsolescenza tecnica: dopo qualche tempo, la componentistica non risulta più adatto a sostenere le applicazioni più recenti, divenendo inadeguata per svolgere determinate funzioni. Tale problematica non è del tutto risolta ma è certamente diventata più gestibile grazie ad hardware sempre più evoluti.
Le maggiori cause di sostituzione
A meno che non si abbiano particolari esigenze, un attuale telefono di fascia media può garantire buone performance anche a distanza di tre o quattro anni dall’acquisto. Il marketing spinge per una frequente sostituzione dei dispositivi e la costante uscita di nuovi modelli dalle performance più elevate, porta gli utenti con maggiori esigenze a cambiare lo smartphone già nel breve periodo. Ciò accade poiché vengono introdotti sul mercato dei prodotti dotati di innovative connettività, come ad esempio il 5G, o di fotocamere capaci di scattare foto più definite. E naturalmente la batteria: le nuove batterie sono progettate per garantire una durata più alta e un numero maggiore di cicli di carica. Le performance, in ogni caso, tendono a calare nel tempo, portando l’utente a cambiare dispositivo per assicurarsi un’autonomia più alta. Altra causa di sostituzione è legata al mancato rilascio dei nuovi
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