31 Maggio 2023 - Ore
Istruzione / Sviluppo e Lavoro

La Storia s’impara a scuola, a Bari Ernesto Galli della Loggia

Si discute di un modello pugliese d'insegnamento

Che cos’è l’insegnamento della storia? Come si insegna la storia nella scuola italiana? E, soprattutto, che posto si intende assegnare alla storia nel curricolo della scuola anche alla luce dei recenti provvedimenti di riduzione o radicale sparizione del monte orario destinato all’insegnamento della storia dell’arte? Possiamo immaginare un futuro e anche un nuovo nesso tra cultura politica e cittadino italiano se non siamo in grado di prenderci cura del passato, di far tesoro della nostra memoria: una memoria che, nel nostro Paese soprattutto, s’identifica necessariamente con la tradizione umanistica?
In queste domande si condensano i perché del convegno “La Storia e la Scuola. Senso e metodi di un insegnamento” che inaugura lunedì 10 marzo, nell’Aula Magna del Palazzo Ateneo dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, un progetto di ricerca-formazione collaborativa pensato in partnership fra le Università di Bari e Macerata e l’Ufficio Scolastico Regionale della Puglia, nell’ambito delle attività MIUR previste dall’attuazione delle Indicazioni per il Curricolo. Solo una buona conoscenza del passato consente di comprendere il presente in cui si vive e soprattutto di costruire una prospettiva temporale rivolta al futuro: prospettiva nella quale gli studenti possano diventare persone in grado di fruire a pieno dei diritti di cittadinanza e di partecipare costruttivamente alla vita democratica. La Storia insegna questo e la Scuola resta uno dei soggetti istituzionali indispensabili per la costruzione dell’identità nazionale e dell’unità nel nostro Paese.
La ricerca sarà inaugurata da una lectio magistralis dal titolo “Perché la storia” del prof. Ernesto Galli della Loggia, storico ed editorialista del Corriere della Sera, firmatario con Roberto Esposito e Alberto Asor Rosa di un Manifesto a difesa dell’Umanesimo e mentore del percorso. Nella ricerca saranno analizzate le pratiche ordinarie di insegnamento della storia e sarà data voce a docenti e studenti disponibili a interrogarsi, coi ricercatori universitari, sui contenuti e sulle forme di mediazione didattica privilegiati per far apprendere questo sapere fondamentale. Alla lectio risponderanno, in qualità di discussant, i proff. Antonio Brusa, Riccardo Pagano, Angela Carbone, Vittoria Bosna e Franca Pesare dell’Università di Bari Aldo Moro introdotti da chi scrive e i Dirigenti e gli studenti del Liceo Q.Orazio Flacco e dell’I.C. Mazzini-Modugno di Bari: Antonio d’Itollo e Mariella Dentamaro, membri del gruppo DidaSco (Didattiche Scolastiche, attivo presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro). Porteranno il loro saluto il Magnifico Rettore dell’Università di Bari Aldo Moro, Antonio Felice Uricchio, Franco Inglese, direttore dell’USR Puglia e Donato Marzano, referente USR del progetto Indicazioni Nazionali, il Direttore del Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione, prof.ssa Rosalinda Cassibba, il prof. Luca Gallo, del direttivo Cirse (Centro Italiano per la Ricerca Storico Educativa). Il progetto intende far avanzare la conoscenza sulle forme di mediazione più efficaci per far apprendere la storia anche alla luce delle sempre più esplicite difficoltà incontrate dagli insegnanti che si appellano alle sole conoscenze disciplinari per il loro lavoro d’aula. Richiamando una nota metafora di Acton: come è possibile oggi mettere in dialogo in aula il duro “nocciolo” rappresentato dai fatti storici con la “polpa costituita dalle interpretazioni”? E’ questo il senso, ma anche il grande problema didattico, dell’appassionato e faticoso lavoro quotidiano di tanti insegnanti e studenti della scuola italiana. Ne cercheremo qualche risposta a partire da lunedì.

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