15 Maggio 2025 - Ore
Politica

Ilva, continua il braccio di ferro. Calenda: ‘Mia visita forma di rispetto per Taranto. Emiliano: ‘Il ministro è disperato’

Il governatore risponde al ministro: 'L'azienda non gli dava più ascolto perché aveva capito che il Governo non era l'interlocutore'

 “Ho convocato il tavolo per il 20 senza voler escludere nessuno. Sarei felice se partecipasse anche Emiliano, ma è ovvio che bisogna prima ritirare i ricorsi: non si può discutere contemporaneamente su un tavolo negoziale e in Aula di Tribunale”. Lo ha detto il ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda, parlando di Ilva, a margine di un convegno del Partito Democratico europeo, sul futuro dell’Europa, organizzato da Francesco Rutelli. “La mia visita era una forma di rispetto verso Taranto. Non sapevo – conclude – che avrei dovuto chiedere il permesso a Emiliano. La prossima volta lo farò…”.

Il governatore pugliese ha replicato alle parole del ministro: “Il ricorso resta in piedi fin quando non saranno discusse le osservazioni. Calenda ha fatto il blitz a Taranto perché era disperato. L’azienda – sostiene il governatore – non gli dava più ascolto, perché aveva capito che il Governo non era l’interlocutore, e quindi aveva bisogno di tornare indietro rispetto a una sciocchezza che aveva combinato, ossia l’esclusione di Regione e Comune dalla trattativa. Se farà saltare il tavolo se ne assumerà le responsabilità”.

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