24 Gennaio 2025 - Ore
Cronaca

Bari: l’iracheno arrestato è un seguace dell’Imam Abu Omar. Indagini coordinate con la Procura di Trento (VIDEO)

Si tratta di Majid Muhamad, 45enne già condannato a 10 anni di carcere in passato. Dieci persone indagate per aver favorito Foreign Fighters

Majid Muhamad, l’iracheno arrestato ieri dalla polizia per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, era – secondo l’accusa – un seguace di Abu Omar, l’ex Imam di Milano rapito dalla Cia nel 2003, condannato alla pena definitiva di 6 anni per terrorismo internazionale e attualmente contumace in Egitto.

 Il particolare sui rapporti fra Majid Muhamad e Abu Omar emerge dagli atti della Dda di Bari che ha indagato una decina di persone per terrorismo internazionale per il supporto logistico fornito a foreign fighter. Abu Omar, il cui nome per esteso è Hassan Mustafa Osama Nasr, era il capo ideologico del cosiddetto ‘gruppo di Parma’, la cellula terroristica di cui anche Majid Muhamad faceva parte (per questi fatti ha scontato una pena definitiva di 10 anni di reclusione) e che in questi mesi – è il sospetto degli inquirenti – si starebbe ricostituendo.

 

Intanto le Procure antimafia di Bari e Trento si sono scambiati atti e informazioni per completare le indagini su una presunta cellula terroristica che avrebbe base a Merano e Bolzano.

Il 45enne arrestato è collegato ad una serie di soggetti sospettati di terrorismo e coinvolti, insieme a Muhamad, in un procedimento della Procura di Milano che si è concluso con condanne ormai passate in giudicato.


 Le intercettazioni telefoniche hanno  messo in evidenza una “causa”, quasi certamente ideologica legata alla Jihad, di cui Muhamad parla con la moglie.  

 La telefonata, risalente al 12 marzo 2015, viene ritenuta di interesse investigativo e valorizzata anche nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Giovanni Abbattista, dinanzi al quale nei prossimi giorni si celebrerà l’interrogatorio di garanzia.
    “Sono stato in carcere per 12 anni… – dice Majid Muhamad alla moglie, che parla dall’Iraq – Io non ho messo nessuna bomba, non ho ucciso nessuno, non ho fatto niente… Ho parlato al cellulare con quattro persone senza cervello che dicono che il gruppo non conosce Dio, che sono infedeli… Questi sono gli infedeli che tu dici.. Fino ad ora non mi hanno detto nulla di male…Capito?.. E fino ad ora non mi hanno dato nessuno schiaffo.. Fino ad ora non hanno mangiato i miei soldi… Questi sono quelli che tu chiami infedeli… Fai capire che… Se qualcuno sente al cellulare e traduce poi rientro in carcere per altri dieci anni… Però tu stai parlando con me così.. Capito? … Cento volte ti ho detto che questa è la mia causa..”.

 

(ANSA)

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