13 Febbraio 2025 - Ore
Lavoro / Sviluppo e Lavoro

Ilva, allarme della Fim Cisl: ‘La situazione continua ad aggravarsi, in ballo 20mila posti di lavoro’

Il segretario nazionale Marco Bentivogli ha chiesto al Governo di presentare un programma di rilancio per scongiurare il rischio del tracollo

“La situazione dello stabilimento di Taranto continua ad aggravarsi”. A dichiararlo è il segretario nazionale della Fim Cisl, Marco Bentivogli, che in una nota ha chiesto al Governo di presentare un programma di rilancio, utile a scongiurare il definitivo tracollo. “I lavoratori dell’Ilva, insieme ai loro colleghi delle aziende dell’appalto e dell’indotto, attendono risposte circa il futuro produttivo e occupazionale dello stabilimento siderurgico ionico. Il clima in questi ultimi giorni sta tornado a scaldarsi, a causa delle notizie poco confortanti provenienti anche dagli ambienti istituzionali regionali sulla carenza di liquidità e il conseguente nuovo stallo del percorso di ambientalizzazione”.
In ballo ci sarebbero 20 mila posti di lavoro ed una grave perdita economica per tutto il Paese.
“La Fim-Cisl -continua la nota – sin dal principio si è detta contraria alla nazionalizzazione dello stabilimento, in quanto, senza soggetti industriali siderurgici essa non può rappresentare la soluzione più idonea per il rilancio. Occorre trovare in fretta un soggetto privato capace di fare impresa e garantire nello stesso tempo il processo di ambientalizzazione del sito tarantino – con l’adeguamento alle prescrizioni AIA – condizione quest’ultima necessaria per rimanere in vita. Questi ritardi, fin qui accumulati, non fanno bene alla fabbrica e all’intero territorio tarantino, pesantemente gravato da altre vertenze (Marcegalia, Vestas, Arsenale Marina Militare, etc)”.

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