“Lascia stare droga, racket e usura oppure ti stupriamo”. È una delle tante minacce ricevute per sei mesi da una giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia. Alessandra Macchitella, come racconta il quotidiano salentino, sarebbe stata presa di mira dopo aver scritto dell’istituzione di uno sportello antiracket nella città di Taranto. Da quel momento sono partite minacce anonime che hanno condizionato il lavoro della giornalista.
Gli inquirenti hanno avviato le indagini e probabilmente chiuso il cerchio: ad inviare le lettere minatorie sarebbe stato Michele Cagnazzo, il responsabile del nuovo ente, intervistato proprio dalla giornalista. Il sostituto procuratore ha chiesto il rinvio a giudizio con l’accusa di minaccia aggravata. Fondamentali sono state le immagini di videosorveglianza che hanno ripreso l’uomo mentre inviava la raccomandata.
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