Producevano mozzarelle made in Italy con cagliate provenienti dalla Germania. Le forze dell’ordine hanno scoperto i prodotti contraffatti a bordo di alcuni tir che transitavano dal Brennero. I controlli sono serviti a dimostrare ai consumatori che circa il 33% della produzione complessiva dei prodotti agroalimentari venduti in Italia ed esportati contiene in realtà materie prime straniere. I produttori pugliesi hanno aiutato le forze dell’ordine a scovare gli alimenti non a norma. Continua la protesta di migliaia di agricoltori a Bruxelles, dove sono stati raggiunti dal ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina.
“Negli ultimi mesi il prezzo del latte alla stalla in Puglia – dichiara Angelo Corsetti, direttore di Coldiretti Puglia – è sceso del 20 per cento, anche perché dalle frontiere italiane passano ogni giorno 3,5 milioni di litri di latte sterile, ma anche concentrati, cagliate, semilavorati e polveri per essere imbustati o trasformati industrialmente e diventare magicamente mozzarelle, formaggi o latte italiani, all’insaputa dei consumatori”.
Intanto la crisi potrebbe diventare ancora più grave se l’Unione europea dovesse chiedere all’Italia di porre fine al divieto di detenzione e utilizzo di latte in polvere, latte concentrato latte concentrato e latte ricostituito per la fabbricazione di prodotti lattiero caseari.
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