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È stata inaugurata, in via dei Narcisi 9, nel Municipio V, la biblioteca “Catino”, una delle undici del progetto Colibrì – rete delle biblioteche di Bari, finanziato dall’avviso regionale Community library.
La nuova biblioteca si sviluppa su una superficie di 80 mq e fa parte di un immobile denominata “pluriuso”, sede di associazioni come il Circolo Arci – La stanza di Cesco, l’a.s.d. Giovanni Falcone e l’associazione Angel.
La struttura, che può accogliere fino a 20 utenti contemporaneamente, è composta da una sala di consultazione dotata di pc e attrezzature tecnologiche e può ospitare attività di laboratorio e proiezioni. Dispone, inoltre, di uno spazio esterno provvisto di arredi modulari per lo svolgimento di eventi e performance all’aperto, per piccoli e grandi gruppi.
La dotazione libraria potenziale di 5.000 volumi avrà un orientamento alla lettura dall’infanzia all’età adulta.
L’Ats che gestirà la struttura, nata ad esito del percorso di co-progettazione è composta da Arci la stanza di Cesco, Arci Bari-BAT, Parrocchia San Nicola e a.s.d. Giovanni Falcone.
Al taglio del nastro sono intervenuti il sindaco di Bari Antonio Decaro, l’assessora alle Politiche educative e giovanili Paola Romano, il presidente del Municipio V Vincenzo Brandi, la presidente del Circolo Arci La stanza di Cesco Daniela Martino, la vicepresidente di Arci Bari e BAT Marianna Giannuzzi, il presidente dell’associazione Giovanni Falcone Corrado Berardi e il parroco don Luciano Cassano.
“In questi anni abbiamo spesso ripetuto che l’opera pubblica più importante da realizzare è rappresentata dalla creazione di una comunità – ha dichiarato Antonio Decaro -. Ed è quello che qui festeggiamo oggi: una comunità che si appropria di uno spazio e si accinge a viverlo. Le biblioteche, così come le associazioni, le parrocchie o le scuole, sono piccoli mattoncini di quest’opera che si compone da un lato di investimenti materiali, come il nuovo spazio fisico che inauguriamo oggi a Catino, dall’altro di investimenti immateriali espressi dalle energie e dalle proposte che le realtà del territorio hanno condiviso per far vivere questo nuovo luogo. A questo connubio si è ispirato il progetto Colibrì che in questi anni ci ha permesso di progettare e realizzare 11 biblioteche di quartiere in tutta la città, alcune delle quali già avviate e attive sul territorio. Una rete di presidi culturali e di socializzazione pensata in primo luogo per imparare a stare insieme, conoscersi, scambiarsi esperienze e disporre di un patrimonio librario accessibile e innovativo”.
“Questa di Catino è l’ottava delle 11 biblioteche della rete Colibrì, nata in un quartiere che fino a ieri non possedeva alcuno spazio culturale e che da oggi potrà contare su uno spazio riqualificato, attrezzato con centinaia di volumi e tantissimi contenuti digitali a disposizione di piccoli e grandi – ha proseguito Paola Romano -. Oggi consegniamo questo luogo alle associazioni del territorio che, per i prossimi tre anni, animeranno questo presidio culturale con diverse attività di avvicinamento alla lettura. Per realizzare una vera e propria comunità tra i gestori delle biblioteche cittadine abbiamo scelto l’istituto della co-progettazione, perché consideriamo i gestori i veri partner strategici di questa sfida: saranno loro a far vivere questi spazi, coinvolgendo la cittadinanza e creando occasioni di socializzazione.
Ringrazio tutte le realtà che, rispondendo a questo avviso, hanno scelto di contribuire alla crescita della città insieme all’amministrazione. Infine ringrazio la Regione Puglia, che ha ideato e finanziato la misura Community library, le scuole per aver co-progettato con noi questo spazio e le 11 ripartizioni comunali coinvolte: questo risultato è il frutto di un intenso lavoro amministrativo”.
“Questa struttura di Catino, un quartiere storicamente privo di spazi dedicati alla cultura, rappresenta un presidio di condivisione all’insegna dello scambio e della crescita personale e collettiva – ha sottolineato Vincenzo Brandi -. Sarà la biblioteca di tutti i cittadini, nella quale sarà possibile partecipare a proficui momenti di aggregazione. Il Municipio seguirà passo passo questo percorso entusiasmante al fianco delle associazioni impegnate sul territorio”.
“In una città come Bari, caratterizzata da un sentimento identitario tanto radicato quanto policentrico – ha commentato Daniela Martino -, l’implementazione di un sistema di biblioteche di quartiere, intese non solo come luoghi di lettura, ma come veri e propri presidi di incontro reciproco e promozione culturale in stretto rapporto con le associazioni del territorio e con le scuole, rappresenta un’imperdibile occasione per affermare un nuovo paradigma di cittadinanza attiva e consapevole: lo scopo di una biblioteca di quartiere è quello di proporre un diverso modo di fare comunità soprattutto all’interno di quei contesti dove le difficoltà in termini di integrazione e marginalità continuano a persistere. Le identità e le ambizioni dei singoli luoghi vengono rivendicate e valorizzate all’interno di questo nuovo spazio e si fanno portavoce di cambiamento, di iniziativa sociale, di partecipazione e crescita sia del singolo che della collettività”.
“L’abbiamo immaginata, l’abbiamo sognata ed eccola qui – ha evidenziato Marianna Giannuzzi -. Una biblioteca di quartiere, in un quartiere che amiamo profondamente e che abbiamo visto cambiare e crescere insieme a noi in questi anni. La dedizione e l’impegno del circolo, dei volontari del Servizio civile, della gente del quartiere hanno portato oggi alla nascita di un presidio culturale di cui siamo molto orgogliosi”.
Bari è l’unico Comune della Puglia che in risposta all’avviso regionale Community library ha deciso di realizzare un network cittadino di 11 biblioteche di quartiere, in altrettanti quartieri della città, adottando un modello di gestione condivisa e coerente dal punto di vista degli standard di allestimento, di dotazione tecnologica e di servizi.
Oltre alla biblioteca inaugurata oggi, gli altri 10 presidi sono così distribuiti sul territorio cittadino: San Paolo (Biblioteca scolastica Lombardi), Libertà (Biblioteca di quartiere Don Bosco), San Girolamo (Biblioteca scolastica Duse), San Cataldo (Biblioteca scolastica G. Marconi), San Nicola (Biblioteca del Museo Civico), Murat (Biblioteca scolastica Mazzini), Carrassi (Biblioteca di quartiere Cagnazzi), San Pasquale (Biblioteca dei Ragazzi/e), Carbonara (Biblioteca di quartire V.Maurogiovanni), Japigia (Biblioteca di quartire Iurlo).
Il sistema librario di Bari oggi, è quindi concepito a cerchi concentrici: nel primo ci sono le 11 biblioteche di Colibrì, nel secondo le circa 58 biblioteche scolastiche (con cui l’amministrazione comunale ha siglato un protocollo di intesa), nel terzo gli spazi di lettura di Bari Social Book, nel quarto cerchio, infine, le librerie, che coinvolgeremo a breve e che consideriamo interlocutori fondamentali.
Colibrì mira a mettere a sistema questa ricchezza, convogliando tutte le energie della città su una piattaforma grazie a un unico sistema di catalogazione, un portale web e una app dedicata che consente di richiedere prestiti inter-bibliotecari e accedere a più di 1 milione di contenuti digitali e multimediali, tra cui film, musica, podcast, e-book, corsi di lingua.