Otto persone sono state denunciate dai carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale e dai militari della Capitaneria di Porto-Guardia Costiera di Taranto, per produzione, detenzione e commercializzazione di cozze pericolose illecitamente allevate nel primo seno del Mar Piccolo, inibito all’allevamento per i molluschi adulti, in ragione dell’inquinamento delle acque. Nel corso dei controlli sono state individuate imbarcazioni del tipo gozzo a motore a bordo delle quali alcuni miticoltori si recavano a raccogliere cozze adulte e pronte per l’immissione sul mercato, anche nel primo seno.
Dopo aver monitorato e documentato tali illecite operazioni, anche mediante riprese video/fotografiche eseguite lungo tutto il tratto costiero, i militari dell’Arma e della Capitaneria hanno bloccato 8 persone: 7 pescatori tarantini ed il titolare di una pescheria di Grottaglie. Sei pescatori sono stati trovati a bordo di imbarcazioni e trasportavano i mitili appena raccolti, un altro pescatore è stato scoperto mentre stava vendendo abusivamente sul molo gli stessi mitili appena prelevati dal mare e il titolare della pescheria è stato trovato a bordo di un automezzo refrigerato sul quale aveva appena caricato 60 kg di cozze, dirigendosi verso il proprio esercizio commerciale.
A vario titolo sono accusati di produzione, detenzione e commercializzazione di sostanze alimentari nocive, nello specifico frutti di mare, in quanto venduti a commercianti verosimilmente consapevoli di acquistare cozze allevate in ambiente inquinato, a prezzi nettamente più convenienti di quelli di mercato, fino al 50% in meno.
Nel corso dell’attività investigativa, i militari hanno sequestrato circa 1 tonnellata di cozze nere e tre imbarcazioni con i relativi motori fuori bordo in uso ai mitilicoltori denunciati. Il pescato è stato immediatamente distrutto a mezzo autocompattatore.
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