“Il governo ci toglie 230 milioni di euro. Lo fa senza alcuna ragione e con criteri di palese irragionevolezza. Con quei soldi vogliono finanziare incentivi all’occupazione. Ci fanno chiudere i cantieri per incentivare l’occupazione? Davvero paradossale”. A dichiararlo è il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che si appella “all’Anci, a tutti i Comuni pugliesi, a tutti i parlamentari, affinchè si impedisca questo scempio”. Vendola annuncia che “la Regione Puglia ricorrerà in ogni sede contro la palese violazione del precetto costituzionale della leale collaborazione tra le articolazioni dello Stato, contro le norme e i regolamenti e le scelte che offendono i nostri diritti e privano la Puglia di ciò che le è dovuto”.
Il Presidente della Regione si dichiara soddisfatto “per la limpidezza del documento approvato dalla Conferenza delle Regioni che chiede al governo di sopprimere una norma che scippa risorse fondamentali per il futuro delle nostre comunità”. “Ma è una soddisfazione – spiega – che non attenua l’amarezza e lo sgomento per le scelte di un governo che continua a usare le risorse destinate agli investimenti per lo sviluppo territoriale per le proprie azioni di propaganda o addirittura per la spesa corrente. Con il paradosso che ad essere più penalizzate da quest’opera sistematica di saccheggio sono non solo le regioni del Sud ma proprio le regioni che hanno imparato a spendere e a spendere bene”.
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