Una ragazza di Corigliano D’Otranto è stata colpita da una meningite fulminante. È ricoverata nel reparto di animazione dell’ospedale ‘Ignazio Veris Delli Ponti’ di Scorrano e lotta tra la vita e la morte. La ragazza, al momento, è in condizioni critiche ma stabili.”Confidiamo nel miglioramento delle condizioni di salute della paziente – dice Giovanni Gorgoni, direttore generale dell’ASL Lecce – e torniamo a ribadire l’importanza delle vaccinazioni. Con riferimento proprio al
meningococco di gruppo C, si precisa che la Regione Puglia sin dall’anno 2006 offre ai nuovi nati ed agli adolescenti (11-12 anni) la vaccinazione contro questo batterio. Le adesioni a tale offerta vaccinale da parte degli adolescenti oggi frequentanti gli istituti d’istruzione di secondo grado risultano crescenti a partire dai nati nell’anno 1994 fino ai nati nell’anno 2000 (dal 4% circa al 67% circa). La copertura non ottimale ed il verificarsi di questo sfortunato caso di malattia prevenibile costituiscono motivo per sollecitare la vaccinazione dei giovani che non hanno in precedenza aderito alla vaccinazione”. I primi sintomi si sono presentati una settimana fa, quando la ragazza è stata trasportata in ospedale. La 19enne potrebbe aver diffuso il virus nella scuola superiore che frequenta, per questo motivo gli ispettori del Servizio Igieni e Sanità pubblica verificheranno le condizioni dei compagni di classe. In caso di risposta affermativa, partirà la terapia antibiotica per tutti i ragazzi. L’allerta resta massima, soprattutto perché i risultati del laboratorio hanno confermato che si tratta di meningite batterica, scatenata da una forma influenzale. In un primo tempo i medici avevano pensato proprio al ceppo influenzale che ha falcidiato i pugliesi da gennaio a marzo. Poi però il quadro clinico si è aggravato improvvisamente, con l’isolamento della paziente e il passaggio in Rianimazione. Intanto la preoccupazione tra i genitori dei ragazzi che frequentano la scuola della 19enne non accenna a placarsi: in molti avrebbero deciso di ritirare i figli dall’istituto.
© Riproduzione riservata